Pompei lancia attraverso Facebook gli alimenti della città eterna rinvenuti nel corso degli scavi

Pompei lancia attraverso Facebook gli alimenti della città eterna rinvenuti nel corso degli scavi
di Susy Malafronte
Martedì 6 Marzo 2018, 16:02
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Pompei. Il cibo dell'antica Pompei diventa social e partecipa alla campagna promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Museo che vai.... cibo che trovi: la foto del pane carbonizzato della città di duemila anni fa diventa virale. Il Parco Archeologico lancia attraverso Facebook gli alimenti della città eterna rinvenuti nel corso degli scavi: «Il 2018 è l'Anno del Cibo Italiano. Per questo motivo il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, insieme al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, ha proposto una campagna social tutta incentrata su alimenti e piatti d’autore, quelli realizzati con tempera e chiaro scuro, in marmo o su ceramica, belli da concepirne profumo e gusto. Noi partecipiamo alla campagna con i resti di cibo e semi carbonizzati ritrovati a Pompei, emozionante testimonianza della vita di allora». Un calice di vino nella mano di Bacco, piatti abbondanti di cacciagione, pesci e crostacei per un banchetto luculliano, ceste ricolme di grappoli d’uva, pani, mele e melograni, cascate di ciliegie di tutti i pantoni di rosso. È l’arte a riconoscere per prima la valenza culturale del cibo, il suo valore simbolico, sociale ed estetico, oltre che vitale, dall’epoca greco-romana fino all’avvento del barocco e al contemporaneo. L’account Instagram @museitaliani posta e condivide circa 50 locandine digitali, tra le quali figurano la stele di Karo al Museo Egizio di Torino, la Cena con sponsali di Gherardo delle Notti, la Natura morta con peperoni e uva di Giorgio De Chirico, così come le sculture di Darren Bader al Museo Madre di Napoli e i manifesti pubblicitari conservati al Museo Salce di Treviso. Non potevano poi mancare l’Ultima Cena di Leonardo, gli affreschi di Pompei, le nature morte della Villa Medicea di Poggio a Caiano e i dipinti della Scuola Napoletana. Le regole della campagna social non cambiano: continua l’invito a visitare gli oltre 420 musei, parchi archeologici e luoghi della cultura italiani, a cercare, fotografare e condividere il tema del mese con l’hashtag #annodelciboitaliano.  La condivisione delle foto diventerà un reportage collettivo che, attraverso il cibo, racconterà anche la storia della nostra società, l’evoluzione del gusto, evidenziando quanto il patrimonio enogastronomico faccia parte dell’identità italiana. Tutte le locandine della campagna dedicata all’#annodelciboitaliano sono disponibili su: www.beniculturali.it/annodelciboitaliano 
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