Jean-Noël Schifano porta a Napoli
gli autori dei «Continents Noirs»

Jean-Noël Schifano porta a Napoli gli autori dei «Continents Noirs»
di Mariagiovanna Capone
Giovedì 22 Marzo 2018, 13:06
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In occasione delle giornate della Francofonia saranno per la prima volta a Napoli gli scrittori della collana «Continents Noirs» diretta da Jean-Noël Schifano pubblicata in Francia dall’Editore Gallimard. 
Martedì 27 marzo (ore 18) presso l’Institut français Napoli di Via Crispi, Théo Ananissoh, Gaston-Paul Effa,Mamadou Mahmoud N’Dongo e Gaël Octavia, quattro voci originarie del Togo, Camerun, Senegal e della Martinica insieme a Jean-Noël Schifano condurranno il pubblico alla scoperta di mondi letterari nascosti e continenti lontani. Durante il soggiorno napoletano gli autori saranno anche ospiti presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, l’Università L’Orientale e l’Università Suor Orsola Benincasa per tre appuntamenti con gli studenti in programma lunedì e martedì.

La Settimana della Francofonia si celebra in tutto il mondo dal 1990. I Francofoni di tutti i continenti festeggiano questa ricorrenza proponendo conferenze, letture, eventi e spettacoli che possano rappresentare e valorizzare la lingua e la cultura francofona. 

A Napoli, l’Institut français offre una straordinaria opportunità di conoscenza e incontro attraverso il dialogo con i quattro scrittori della collana dell’editore francese per svelare la complessità dell’Africa e dei Caraibi. Théo Ananissoh, Gaston-Paul Effa, Mamadou Mahmoud N’Dongo e Gaël Octavia e tutti gli autori della collana ci regalano storie di terre straordinarie, di pregiudizi razziali, racconti di donne, di oppressi, di un’Africa lontana e mitizzata, testimonianze di cambiamenti epocali e esperienze migratorie, narrazioni di contraddizioni e vitalità di culture a noi apparentemente distanti. 

L’origine del titolo al plurale Continents noirs si riferisce “all’apertura alla pluralità, alle diverse creatività, agli stili della letteratura più giovane del mondo, nata dal continente da cui sembra sorgere l’umanità.” Jean-Noël Schifano
Una collana dal respiro universale che allo stesso tempo restituisce unicità ad ogni singolo autore. 
L’idea risale al 1999, quando, Antoine Gallimard e Jean-Noël Schifano in viaggio da Parigi a Libreville (capitale del Gabon) immaginano di raccogliere sotto un unico segno opere che si riferiscono ad un'origine ed ispirazione comuni: l'Africa. 

Così nascono i primi titoli con la direzione di Schifano. Romanziere e critico d'origine franco-siciliana - traduttore di Alberto Moravia, Leonardo Sciascia, Italo Svevo, Elsa Morante e Umberto Eco - Jean-Noël Schifano disegna abilmente il percorso della collana e accompagna Gallimard in questa nuova avventura editoriale.
Dalle 5 pubblicazioni del 2000, Continents Noirs conta oggi oltre 100 titoli e ogni libro della collana ha avuto la fortuna di essere ristampato almeno una volta.

Riunisce opere di autori molto diversi, sia sul piano artistico che per nazionalità, origini o percorso personale. Professori e accademici, che insegnano in Francia o all'estero (Effa, Kandé, Mintsa, Mongo-Mboussa, Nganang o Waberi), si affiancano a personalità del mondo culturale e politico (Aly Diallo, Mambou Aimée Gnali). Accanto a talenti già noti e con una ricca produzione editoriale (Devi, Tchak) o ad autori riconosciuti (come Henri Lopes) la collana accoglie anche opere prime e nuovi talenti. 

«Gli scrittori di "Continents Noirs" mi sono cari, compresi coloro che hanno fatto unicamente un breve percorso, - afferma Jean-Noël Schifano - scrittori caleidoscopici, così potentemente creativi e ribelli, dal realismo barocco, che mordono la nostra realtà ibrida e in movimento, in un mondo che vorrebbe globalizzare e appiattire anche le scritture. Grazie a loro si è consolidato o rivelato questo “desiderio d’Africa”, questo desiderio di leggere il mondo e i suoi continenti nascosti, sotto una strato di laterite, desiderio che Ahmadou Kourouma una sera, di fronte a un vasto pubblico riunito a Parigi alla Maison de l’Amérique latine – libri in mano – ci ha trasmesso al punto da non voler più lasciare il microfono».

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili
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