«Jovanotti si diventa», il libro omaggio del Mattino in edicola gratis

«Jovanotti si diventa», il libro omaggio del Mattino in edicola gratis
di Stefano Prestisimone
Giovedì 25 Agosto 2022, 08:00 - Ultimo agg. 26 Agosto, 08:25
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In principio fu la console da deejay. Poi l'approdo in tv nella truppa di Cecchetto, quindi gli hit tra ritmiche potenti e serenate rap. Da allora di anni ne sono passati tanti e Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti (nome nato dal refuso di un tipografo a cui era stata affidata una locandina: il nomignolo originario era Joe Vanotti), ha saputo vestirsi da rappautore, cantarapper, scrittore, attivista e pacifista, oltre che creatore di inni generazionali. Amante del basket (Danilo Gallinari è un suo grande amico) e esploratore in bici (i suoi tour in Patagonia e sulle Ande peruviane sono diventati dei diari di viaggio televisivi), Lorenzo porterà il «Jova beach party» per la seconda volta sulla spiaggia di Castel Volturno domani e sabato. Sarà qui la festa. E per l'occasione «Il Mattino» regalerà, in omaggio con il giornale in edicola domani, un libro da 144 pagine intitolato Jovanotti si diventa firmato da Federico Vacalebre e con la prefazione del direttore Francesco de Core.

Un compendio della storia di Lorenzo, vista da Napoli come osservatorio privilegiato: l'amicizia e la stima dei suoi amici e colleghi, le partnership (in particolare a quella con Pino Daniele), il suo pensiero musicale e politico-sociale, le passioni. Come quella per la poesia: non a casa il volume si apre con un haiku inedito di Mariangela Gualtieri, A Lorenzo. Proprio recitando i versi di una sua poesia, Bello mondo, Jovanotti l'aveva fatta conoscere al grande pubblico del Sanremo 2022. Anche pensando a quel Festival scrive con affetto profondo Gianni Morandi: «Lorenzo è l'uomo che mi ha ridato l'allegria, che mi ha portato a cantare sulle spiagge d'Italia in camicia hawaiana, è il ragazzo fortunato che mi ha fatto il regalo di farmi tornare ragazzo fortunato.

Mi ha dato il brio, il sorriso, il ritmo, mi ha contagiato con il suo pensare positivo, che è un vivere positivo».

Enzo Avitabile ricorda la sua presenza al «beach party» del 2019, raccontando che «su quella spiaggia, su quel pezzo di Africa in Italia, su quel palco, il nostro rapporto ha fatto un salto, artistico ma anche umano. Lorenzo è un amico che ti fa sentire che c'è anche quando non c'è. Puoi pariare con lui, giocare, fare goliardate, esiste l'uomo prima dell'artista, anzi insieme all'artista». Alessandro Siani aggiunge che «se la musica rappresenta la colonna sonora della nostra vita Jovanotti ne è stato spesso il compositore». Per Rocco Hunt è un esempio e un riferimento: «Lui è partito dall'hip hop per diventare un big del pop. Magari potessi seguire le sue orme. E sono felicissimo che Lorenzo mi abbia voluto, di nuovo a Castel Volturno, in questa edizione bis». Clementino aggiunge che «per età, per rispetto, per l'impatto avuto su di me e sulla mia generazione lui più che un fratello maggiore potrebbe essere un padre, un mentore, un maestro». I BoomDaBash, già protagonisti del tour di quest'estate, parlano di lui come «un assoluto numero uno che non ha paura del tempo, e delle trasformazioni». 

Tra le chicche del libro, come caratteristica della serie «Ieri oggi domani», ci sono gli articoli firmati negli anni per «Il Mattino», i versi dei suoi rap concessi alla pubblicazione. Nel 1998, alla vigilia del concerto al San Paolo di Pino Daniele con ospiti lui e Raiz, Cherubini scrive: «Pino Daniele per me è un mito, quando cominciavo col rap detestavo i cantautori italiani, mi annoiavano, ma Pino era un altro mondo, suonava come nessun altro, era la voce di una Napoli capitale sonora che mi ricorda L'Avana». E poi intona a a ritmo hip hop: «Millenovecentonovantotto Napoli/ San Paolo cielo pieno di stelle/ la musica di Pino che accarezza la pelle...». Nel gennaio 2015, subito dopo l'addio a Pino Daniele, scrisse un ricordo commosso di quel trio con Ramazzotti allo stadio, giugno 1994: «Da pochi giorni era morto Massimo Troisi e la cosa aveva caricato quella giornata di un'emozione ancora più forte, e aveva avvolto Pino in una nuvola di pensieri che rimanevano tra sé e sé. Pino era agitato, silenzioso, ogni tanto sdrammatizzava con una battuta, ma quel concerto per lui era molto più di un concerto. Quando uscimmo sul palco assistetti alla più grande dimostrazione di amore di un popolo verso un artista che lo rappresenta, mai più vista una cosa del genere». 

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Infine gli articoli di Federico Vacalebre a partire da quel trio nella notte senza Troisi, quando Pino con il cuore spezzato disse «Devo dirvi una cosa assurda, oggi ho dimenticato di andare a prendere Massimo. Mi hanno detto che voleva venire». Le interviste, la polemica con Oriana Fallaci in nome della pace, le recensioni dei concerti, l'incontro con i giovani di Scampia e con gli studenti della Federico II, l'inno pacifista con Pelù e Liga, il primo «Jova beach party» e quello che va in scena in questa torrida fine estate.

Meglio prenotare il libro nella vostra edicola, si annuncia l'ennesimo sold out. 

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