La Divina Commedia per immagini, l'iconografia dantesca in mostra alla Biblioteca nazionale

La Divina Commedia per immagini, l'iconografia dantesca in mostra alla Biblioteca nazionale
Mercoledì 22 Settembre 2021, 11:59
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Una mostra celebra l’immaginario dantesco, ricco di suggestioni e allegorie, di simboli e luoghi fantastici, che ha da sempre attirato l’interesse degli artisti. «La Divina Commedia per immagini. Settecento anni di iconografia dantesca», il titolo dell'esposizione che s'inaugura domenica 26 settembre alle 12 e documenta, in modo completo, ma sintetico, i momenti diversi della tradizione figurativa dell'opera dal XIV ai giorni nostri.

Un percorso ricco di seduzioni che accompagna il visitatore dalle ingenue miniature dei primi codici medievali, agli accurati disegni del Quattrocento,  e delle prime edizioni  a stampa, alle illustrazioni più famose   come la pregiata edizione di Antonio Zatta (Venezia,  1757 -1758 Dedicata alla Sagra Imperial Maestà di Elisabetta Petrowna imperatrice di tutte le Russie),  l’Atlante Dantesco di  John Flaxman, le illustrazioni di Francesco Scaramuzza  e quelle più celebri di Gustave Doré (Parigi, Hachette 1861). «L’importante e ampia presenza nelle raccolte della Biblioteca dell’opera dell'Alighieri - afferma il direttore della Biblioteca nazionale di Napoli, Salvatore Buonomo - ci permette di offrire una rassegna sistematica della sua iconografia e di seguirne l’evolversi.

Gli splendidi manoscritti della seconda metà del Trecento e del Quattrocento testimoniano l’impegno e l’accuratezza che i disegnatori hanno dedicato fin dal primo momento ad illustrare la Commedia al  pari dei testi sacri».

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Trai manoscritti esposti splendidi miniati, il più antico quasi coevo della Divina Commedia risalente alla seconda metà del trecento presenta settantasei disegni a penna, talvolta leggermente coloriti in rosso, riconducibili alla   cultura figurativa  del periodo in Umbria. Riccamente miniato è un altro codice della fine 300 ed inizio 400  proviene dalla collezione del medico e bibliofilo Domenico Cotugno, e contiene il poema dantesco con il commento di Francesco da Buti che incornicia il testo.

Appartiene alla collezione farnesiana, invece, Il manoscritto datato al 1411 con iniziali miniate: significativa quella posta ad apertura del Purgatorio che raffigura Dante e Virgilio sovrastati dalle anime purganti.

 Di Giacomo Leopardi sono esposte alcune pagine autografe  dello Zibaldone e la canzone Sopra il monumento di Dante con note di pugno del poeta. Tra le rarità, le tavole in rame di Giovan Giacomo Machiavelli: si tratta dei disegni originali realizzati da Machiavelli tra il 1806 e il 1807,  che affiancano l’edizione della  Commedia curata da Filippo Machiavelli, apparsa a Bologna  per Gamberini e Parmeggiani tra il 1819 e il 1821 con  le 101 tavole dell’incisore.

 L'ingresso è gratuito su prenotazione: visite dalle 10 alle 13,30.

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