Galleria Principe di Napoli, apre la libreria diffusa ScottoJonno: «Cultura e riqualificazione»

Un progetto che mette insieme iniziativa privata e alto valore culturale

La libreria diffusa ScottoJonno apre nella Galleria Principe
La libreria diffusa ScottoJonno apre nella Galleria Principe
di Valentina Bonavolontà
Giovedì 16 Marzo 2023, 12:58 - Ultimo agg. 17 Marzo, 07:22
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Si chiama ScottoJonno la nuova libreria diffusa nella Galleria Principe di Napoli, la prima biblioteca gratuita che fa del book crossing e del libro sospeso alcuni dei suoi punti di forza; un punto ristoro elegante che deve il suo nome ad un cafè chantant di fine ottocento i cui locali sono stati poi destinati alla Tesoreria comunale di Napoli; un grande esempio di partnership pubblico-privato; ma soprattutto un primo passo di un progetto di recupero storico, rilancio architettonico e promozione culturale del territorio. 

Si racchiude in questa sintesi l’azione che Luca Iannuzzi, amministratore unico della società Tesoreria srl, ha voluto realizzare con la biblioteca ScottoJonno in Galleria Principe di Napoli.

Un progetto che intende rivalutare, con un’azione imprenditoriale ed investimento privato, la bellezza e l'importanza di un edificio pubblico come la Galleria Principe di Napoli restituendole alla fruizione da parte di tutti, napoletani e turisti. Nasce così, attraverso una collaborazione con la Fondazione Guida alla Cultura e Guida Editori, «uno spazio reale e virtuale dove si naviga, si lavora per ricostruire e conservare il tessuto della memoria e viaggiare all’infinito con la lettura – afferma Iannuzzi – Mi piace pensare di poter offrire ai visitatori anche un importante spaccato della Storia del Regno borbonico e di storia d’Italia: il Regno di Napoli, Il Mezzogiorno borbonico e napoleonico». 

Continua dunque la trasformazione della città mettendo insieme iniziativa privata, alto valore culturale e portando avanti il progetto di usare la cultura e il libro come grande fattore di emancipazione culturale democratica e educativa della nostra città che ha bisogno di cultura, educazione e qualità.

«La libreria ScottoJonno si pone dunque non solo la riqualificazione della struttura storica, ma l’impegnativo obiettivo del rilancio dell’offerta culturale ed intellettuale della città di Napoli. Per combattere il degrado, l'unica soluzione è l'uso e noi ci stiamo già attivando a risolvere delle situazioni di marginalità nel rispetto delle persone»- così Gaetano Manfredi, intervenuto alla conferenza stampa di presentazione della Caffè libreria ScottoJonno. «La cultura ha davvero senso se diventa di tutti e la lettura è una grande forma di emancipazione civile.

Abbiamo tutte le possinbilità di vincere questa sfida, ma dobbiamo arrivare a tutti». 

Anche lo scrittore Maurizio de Giovanni, fresco di nomina alla guida della Fondazione del Premio Napoli, ha voluto rendere omaggio, nel ruolo di testimonial della cultura partenopea nel mondo, all’azione di rivalutazione, riscoperta e rilancio dei locali storici del café chantant ScottoJonno, prima e Tesoreria Comunale, poi. «La cultura non è una pazziella - dice lo scrittore partenopeo - È il motore del cambiamento. Mangiare è cultura, bere è cultura, incontrarsi è cultura, anche camminare è cultura. Se lo fai inconsapevolmente, passi e te ne vai, e non ti resta niente. Se lo fai con consapevolezza, del posto dove sei stato, delle cose che hai mangiato, delle cose che hai bevuto, delle cose che hai visto e delle pagine che hai letto, ti resta qualcosa. Questo luogo serve a questo: ad acquisire una nuova consapevolezza. Il passo fondamentale fatto da Luca Iannuzzi oggi è il momento di presa di coscienza di un’amministrazione che decide lucidamente di rifondare le parti della città che sono uniche e peculiari, caratteristiche e di cui non possiamo fare a meno. Siamo i custodi provvisori di una storia che viene prima di noi e che ci supererà». 

La struttura, che ha sapientemente conservato dei tratti storici originali, a partire dalle porte e le insegne, ha assunto il nome proprio da un café chantant di fine Ottocento i cui locali poi sono stati destinati alla Tesoreria Comunale e si sviluppa su tre piani, magnificamente restaurati. C'è uno spazio per l'esposizione libri ed oggetti; aree tematiche di somministrazione in sile liberty; altre sale destinate a editoria uffici ed info point, ludoteca, aree comuni di lettura, caffetteria e ristorazione.

Un locale storico che tuttavia realizza una serie di innovazioni tecnologiche, come l’app da scaricare che permette di conoscere i 1800 libri e la loro ubicazione, pareti di fondo con teche piene di libri sul Settecento, Ottocento e Novecento napoletano, il tutto in doppia lingua (inglese ed italiano) sono solo alcune delle prerogative del Caffè libreria ScottoJonno realizzata dall’illuminato imprenditore Iannuzzi: «Abbiamo posizionato all’interno dei QR code che, avvicinando il telefonino, riporteranno all’app e riveleranno una curiosità, uno dei misteri di questa città. Sono 50, diffusi nei luoghi più strani del locale, compresi i bagni, e saranno molto graditi ai napoletani e ai turisti».

Particolarità del locale, che si inserisce nel Miglio d’oro della cultura fissato tra Palazzo Reale e Capodimonte con al centro Il Mann e altri musei, quella di voler restituire alla città di Napoli una valente proposta culturale gratuita, tra libri e attività artistiche, ma che possa consentire ai visitatori di accedere ad una collezione di oltre 1800 volumi suddivisi su vari segmenti culturali. Mentre, in linea con la tradizione del café chantant dell’epoca, si esibiranno i ragazzi del Conservatorio di San Pietro a Majella al centro della Galleria Principe. «I ragazzi saranno pagati da noi. Ed è previsto un incremento del personale da 14 ragazzi a 24»- spiega ancora l'imprenditore. 

«Quando Luca Iannuzzi mi ha parlato del suo progetto di rivalorizzazione degli spazi della ex Tesoreria Comunale in Galleria Principe di Napoli, di fronte al Museo archeologico nazionale – Mann, in un’area piuttosto degradata, ho subito voluto raccogliere l’invito: costruire insieme un nuovo contesto di qualità, anche culturale, è stata per me una sfida da raccogliere - dice Diego Guida, il patron di Guida editori e presidente della Fondazione Guida alla Cultura-Ente del Terzo settore - Gli spazi ospiteranno autori, personaggi della cultura anche nazionale, laboratori per i più giovani, presentazioni di libri, corsi per le scuole, eventi per la promozione e la diffusione della lettura. Ci sarà anche una biblioteca già oggi ricca di migliaia di volumi messi a disposizione degli utenti, sarà sempre a disposizione di tutti”. 

«Questa non è una cosa carina, simpatica, è una cosa necessaria, fondamentale - conclude Maurizio de Giovanni - è tardiva, molto tardiva, ma siamo ancora in tempo»

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