La lingua napoletana "si studia"
al museo di Capodimonte

La lingua napoletana "si studia" al museo di Capodimonte
di Emanuela Sorrentino
Lunedì 29 Aprile 2019, 22:02 - Ultimo agg. 23:12
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La lingua napoletana arriva al museo di Capodimonte con un corso gratuito promosso dalla Fondazione Isaia-Pepillo per studiare storia, fonetica, semantica, etimologia, morfologia e sintassi. Tenuto dall’associazione «I Lazzari» (che attraverso i corsi a Palazzo Venezia a Spaccanapoli e in giro per la Campania difende, promuove e tutela da anni la lingua napoletana) il corso prenderà il via sabato 4 maggio alle ore 10. Nell’Auditorium del Museo e Real Bosco di Capodimonte la Fondazione Enrico Isaia e Maria Pepillo, in collaborazione con la direzione museale inaugura infatti il primo dei suoi progetti per il 2019: tre incontri e un corso di lingua napoletana con appuntamenti tra Napoli e Casalnuovo. «Molti credono che il napoletano sia un dialetto della lingua italiana. Ovviamente questo non è vero  - spiega Davide Brandi dell'associazione «I Lazzari», docente e responsabile del corso -. ‘O nnapulitano ha origini molto più remote dell’attuale italiano ed è una lingua, inclusa dal 1998 negli standard internazionali “ISO” per la classificazione delle lingue».
Al Museo di Capodimonte tre incontri gratuiti, aperti a tutti (bisogna prenotarsi inviando una mail a info@fondazioneisaia.org), previsti questo sabato, domenica 12 e sabato 18 maggio sempre alle ore 10. Ogni lezione prevede un intermezzo musicale a cura dell’associazione MusiCapodimonte e l'antica arte della posteggia napoletana di Aurora Giglio. Il secondo ciclo di lezioni, un vero e proprio corso, si terrà invece a Casalnuovo, negli spazi che il Comune ha concesso in comodato alla Fondazione all’interno di Palazzo Salerno Lancellotti. Per questa seconda fase è previsto un percorso completo tra giugno, ottobre e novembre. «È per noi motivo di soddisfazione avviare la piena operatività della Fondazione con tre giornate dedicate al recupero di una parte del nostro patrimonio storico-culturale - spiega Gianluca Isaia, presidente della Fondazione Isaia-Pepillo - all’interno di una struttura prestigiosa come il Museo e Real Bosco di Capodimonte. Far parlare del nostro territorio, per motivi diversi dai consueti stereotipi era il primo obiettivo annunciato nel convegno di presentazione».
«La lingua napoletana ha pieno titolo di lingua storica, concettuale, espressione culturale contemporanea. È nostra responsabilità - afferma il direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte, Sylvain Bellenger - contribuire a tramandare questa cultura molto viva».
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