La scuola adotta un monumento: Napoli premia i lavori migliori

La scuola adotta un monumento: Napoli premia i lavori migliori
di Paola Marano
Venerdì 9 Novembre 2018, 14:24
2 Minuti di Lettura

Da Vico Equense a Trieste, da Bolzano a Bagheria: l’arte unisce il mondo della scuola italiano attraverso l’iniziativa Adotta un monumento promossa dalla Fondazione Napoli Novantanove. Quattrocento studenti di 47 scuole di tutto il Paese si sono ritrovati stamattina nel teatrino di corte di Palazzo Reale a Napoli per la cerimonia di premiazione dei lavori più meritevoli del bando 2017-2018 del progetto.

Un viaggio da Nord a Sud attraverso i video - realizzati dalle 1.110 scuole di 450 Comuni di tutte le 20 Regioni italiane che hanno aderito. Protagonisti i monument boys and girsl, che come i monument men durante la seconda guerra mondiale, si sono impegnati nel recupero di edifici, monumenti, palazzi e chiese che rientrano nel nostro patrimonio artistico e culturale. Il medagliere 2018, ricco di riconoscimenti, include 12 medaglie stellate, 29 d’oro e 25 di argento. La novità di quest’anno è l’inserimento di 5 monumenti di valore scientifico, premiati dal Centro Nazionale di ricerca.
 


A rispondere all’appello in particolar modo le regioni la Sicilia, la Puglia e il Lazio, seguite da Campania, Lombardia, Abruzzo e altre. «Molte scuole sono venute a loro spese con la gioia di partecipare – ha commentato Mirella Barracco, fondatrice della fondazione Napoli Novantanove - e di essere parte di una comunità di bambini e adulti che proteggono i monumenti e il patrimonio culturale della nostra Italia».

Attività scolastica, quella dell’adozione, che non si esaurisce con la chiusura del concorso, ma prosegue per almeno tre anni. Come è già accaduto all’istituto comprensivo Guido Corsi di Trieste, che nel 2015 ha adottato il teatro romano della città. «Grazie all’iniziativa il teatro è stato palcoscenico di diverse attività: visite animate, spettacoli teatrali, mostre. Abbiamo ottenuto la medaglia d'oro stellata – ha spiegato una docente – Molti dei ragazzi ormai sono alle superiori e hanno cambiato istituto, ma sono comunque venuti a loro spese con i genitori. È stata anche un'occasione per visitare Napoli».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA