«Lettori in cerca di autori» il 17 e 20 novembre con i finalisti del Premio Napoli

«Lettori in cerca di autori» il 17 e 20 novembre con i finalisti del Premio Napoli
di Cristina Cennamo
Mercoledì 15 Novembre 2017, 17:16
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Proseguono gli incontri con i nove finalisti (per le sezioni narrativa, poesia e saggistica) della 63ima edizione del Premio Napoli, lo storico riconoscimento letterario che sarà assegnato martedì 19 dicembre con una cerimonia al Teatro Mercadante.

Venerdì 17 novembre è previsto l’incontro con lo scrittore Bruno Cavallone: un doppio appuntamento con l’autore de’  «La borsa di Miss Flite» nell’Aula Pessina della Federico II (ore 10) e alle ore 17 nella sede della Fondazione Premio Napoli.

Miss Flite è la vecchietta che in Bleak House di Dickens frequenta quotidianamente la Court of Chancery trascinandosi dietro una borsa con i suoi «documenti», nell'attesa di un «giorno del giudizio» che dovrà restituirle il patrimonio perduto a seguito di remote vicende giudiziarie – non tanto dissimili da quelle che attraversa anche oggi chiunque debba affrontare un tribunale, a qualunque latitudine. Dopo essersi occupato del processo per una vita come avvocato e come giurista, Bruno Cavallone ha pensato di rovistare fra le carte di Miss Flite con un occhio nuovo, quello del connoisseur compiaciuto e sottilmente ironico. 

A seguire, Andrea Inglese parlerà invece del suo libro «Parigi è un desiderio» alle Stazioni dell’Arte della Metropolitana di Vanvitelli domenica 19 novembre alle ore 17 e lunedì 20 novembre terrà una conferenza con i ragazzi della Federico II nell’aula 1 della sede di Corso Umberto. 

Il testo parla in questo caso di Andy, che ha sognato Parigi: il luogo in cui le «abitudini», tiranne implacabili nella sua Milano, possono finalmente essere sconfitte; il luogo in cui la letteratura è qualcosa di concreto, che si incontra nei salotti o fra i tavolini di un bar; e il luogo, certamente, dove vivono le parigine. Ma i miti giovanili sono per loro natura destinati a crollare, e forse è proprio nel conseguente spaesamento che si può arrivare a una specie di «maturità», all’accettazione dello spaesamento stesso, alla costruzione di rapporti reali, quindi incerti, coi luoghi, con le persone. Il narratore di questo eccezionale romanzo si mette impietosamente in scena in prima persona, e il suo costante, inquieto rimuginare su sé stesso, sulla sua relazione con una città, sulle storie d’amore che nascono, finiscono o semplicemente si immaginano, queste riflessioni al tempo stesso lucidissime e stralunate arrivano a toccare, con grande leggerezza, le corde più profonde dell’esistenza, quelle legate agli affetti fondamentali e alle nostre più intime aspirazioni alla felicità.

Gli incontri si chiuderanno venerdì 24 novembre con Giuliano Tabacco, che nella mattinata (ore 11) discuterà del suo libro con gli alunni del Liceo Umberto e nel pomeriggio (ore 17) sarà ospite dell’Associazione M.Rosaria Sifo Ronga. 

A scegliere i vincitori tra i candidati, designati a giugno dalla giuria tecnica presieduta da Domenico Ciruzzi e coordinata da Edoardo Sant’Elia, sarà la giuria popolare, che quest’anno ha raggiunto un incoraggiante traguardo: circa 1000 i ‘giudici lettori’ presenti su tutto il territorio italiano, Più di 5000 le copie tra saggi, romanzi e sillogi poetiche, consegnate dalla Fondazione ai singoli giudici e a comitati di lettura, coordinati da Argia Di Donato. Dalle stazioni dell’arte ai licei, dalle chiese ai teatri: aprire i luoghi della città ai suoi lettori e promuovere il dibattito con i cittadini. È questo l’obiettivo degli appuntamenti a cadenza settimanale, organizzati da Carmen Petillo con le tre terne di finalisti dell’edizione del Premio 2017.
 
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