Napoli, il Mann riapre le sale monumentali dopo 50 anni: ecco la “Campania Romana”

L'annuncio del ministro della Cultura Sangiuliano: «Altri 33 milioni di risorse aggiuntive per Palazzo Fuga»

All'evento il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano «altri 33 milioni di risorse aggiuntive per Palazzo Fuga»
All'evento il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano «altri 33 milioni di risorse aggiuntive per Palazzo Fuga»
di Giorgia Verna
Lunedì 3 Aprile 2023, 18:21 - Ultimo agg. 23:40
5 Minuti di Lettura

«È un evento epocale. Restituire al Museo Archeologico Nazionale di Napoli non soltanto i 2 mila metri quadrati espositivi, ma anche un tessuto architettonico di grande pregio di sapore neoclassico e 240 opere che facevano parte dei grandi rinvenimenti della storia vesuviana e quindi tutto quello che attiene ai monumenti pubblici di Pompei ed Ercolano, ma anche dei campi flegrei e molto altro».

Così apre la conferenza stampa il direttore del Mann Paolo Giulierini che presenta la nuova sezione del museo “Campania Romana” alla presenza di giornalisti e del ministro della cultura Gennaro Sangiuliano.

Lunghissimo l’applauso che abbraccia l’intervento del direttore Giulierini, un grazie dalla città di Napoli per tutto il lavoro svolto.

«Ringrazio per l’applauso al direttore perché è più che meritato, so tutto il lavoro che c’è dietro questo risultato» conferma il ministro Sangiuliano.

«Quello che facciamo per i musei rappresenta la punta dell’iceberg di un progetto culturale e identitario molto più ampio. Noi spesso ci interroghiamo sul concetto filosofico di bellezza, possiamo ritrovarlo anche visitando un luogo come questo. La bellezza sposa la storia ed esalta l’identità e l’appartenenza di un popolo. Idem sentire di un popolo, dice Benedetto Croce, ovvero l’insieme di quegli elementi che compongono una comunità e un valore identitario. Qui c’è il mondo greco romano. Aver riaperto questa sezione “Campania romana” è una tappa ulteriore nel rinascimento del Mann e dell’intera città di Napoli che recupera il ruolo di protagonista nel mediterraneo e in Europa».

Mann 2 e Palazzo Fuga

«In questo quadro generale di rilancio dell’archeologia e di Napoli è evidente che questa operazione si lega anche all’idea del Mann 2, quindi la possibilità di estendere le collezioni del Mann a Palazzo Fuga e in un dialogo serrato con la città», conclude Giulierini.

«Palazzo Fuga è al vertice fra le cose più importanti a cui sto lavorando» evidenzia il ministro Sangiuliano. «Abbiamo già firmato un protocollo tra il ministero della cultura e il comune di Napoli. Oggi insediamo a Palazzo San Giacomo il tavolo tecnico. L’altro giorno ho firmato un decreto per portare sul progetto di Palazzo Fuga, Albergo dei poveri, altri 33 milioni di risorse aggiuntive ai 100 che erano già stanziati. Abbiamo tantissimi progetti: a Palazo fuga ci sarà la Federico II con le scuole di specializzazione nell’ambito storico e archeologico, ci sarà il Mann 2 che potrà esporre collezioni che sono solo nei depositi.

Ci sarà anche una grande biblioteca e spazio vitale per i giovani con sale e strumenti multimediali». 

Video

L’apertura della sezione “Campania romana”, dunque, è un ulteriore passo verso la valorizzazione e la restituzione degli spazi e dei tesori alla città di Napoli. «Io sono nato qui, in questi cinque mesi sono venuto tre volte al Museo. Me lo ricordo quando era buio e poco visitato. Faccio un appello, dunque, a tutti i miei concittadini anche in vista del possibile scudetto: non sfregiare la bellezza di questa città che sta recuperando un suo ruolo. Sarò il primo a gioire per la vittoria del Napoli, però è un momento che si sposa con il rilancio della città. Che preservino i monumenti».  

La sezione Campania Romana

«“Campania Romana” è una sezione importantissima del museo in uno spazio che per anni è stato chiuso al pubblico. Anche per la sua bellezza architettonica, straordinaria. Un bellissimo allestimento». Così il direttore generale musei Massimo Osanna, che si unisce alle congratulazioni al direttore Giulierini per il gran lavoro svolto.

«Questa apertura può essere ricordata come un momento simbolico del secondo mandato di Paolo, visto ha riaperto e restituito alla città, alle comunità, al territorio questo museo. Il MANN non è mai stato così visitato come in questi ultimi anni e mai è stato così percepito come un’agorà, un luogo aperto a tutti, non pieno di vetrine polverose».

«La sezione “Campania Romana” si apre all’insegna della continuità e anche della rottura. Continuità per la persistenza degli spazi perché riprende la sezione dell’ala occidentale dove da sempre era collocato il museo delle statue. Rottura per il suo nuovo volto. Un itinerario che associa alle sculture anche altri materiali come le incisioni, i bronzi, le epigrafi, le pitture» commenta infine la professoressa ordinaria della Federico II Carmela Capaldi.

Un percorso immaginario che restituisce il fasto delle città che vivevano la Campania romana, luoghi che erano parte stessa dell’idea di Roma. Il Lazio e la Campania in un'unica partizione amministrativa e culturale per dare il senso della Campania romana. La visione si amplia in un vero e proprio percorso estetico.

© RIPRODUZIONE RISERVATA