Mann, ecco il museo del futuro:
piano interrato e spazio ai depositi

Mann, ecco il museo del futuro: piano interrato e spazio ai depositi
Venerdì 1 Luglio 2022, 14:44 - Ultimo agg. 14:45
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Il piano interrato, i depositi, l'area del giardino delle Cavaiole del Mann. E la palazzina demaniale di Santa Teresa. In questi spazi si svilupperà il museo archeologico del futuro: appena aggiudicati i lavori, al via entro i primi mesi del 2023, per la durata di quattro anni. La spesa è di 11.275.000 euro, risorse del Fondo sviluppo e coesione 2014/2020 utilizzate per creare una grandissima sala espositiva, nuovi bagni e servizi, la possibilità di raccordarsi con la Metropolitana e di connettersi ai giardini municipali di piazza Cavour e alla Galleria Principe. 

Il progetto di riqualificazione è stato elaborato dal raggruppamento temporaneo di professionisti (RPA srl,  Studio Associato Guicciardini e Magni Architetti, ingegnere Giovanni Cangi, architetto Fabrizio Natalini e architetto Pietro Petullà), anche sulla scorta degli studi condotti dal Mann e dai Dipartimenti di Architettura delle Università Federico II di Napoli e Roma Tre.  

Tre i punti focali: in primis, nell'area al di sotto dell'Atrio, la realizzazione di un grande spazio destinato alle esposizioni temporanee, raggiungibile da un nuovo scalone (in sostituzione di quello che adesso collega il piano terra del Museo con la sezione Egizia e l'Epigrafica) e da un ascensore. L'area sarà anche prospiciente alla stazione Neapolis, che ospiterà la sezione sull'archeologia del Mediterraneo. E si lavorerà sui depositi della Cavaiole, che custodiscono i materiali lapidei: qui saranno rinnovati gli impianti, con particolare riferimento alla sicurezza e alle condizioni microclimatiche. L'obiettivo sarà quello di rendere fruibile l'area anche ai visitatori, naturalmente  in gruppi contingentati. Prevista, poi, l'implementazione dei servizi igienici nell'area sottostante il terrapieno di ingresso al Mann e a nord-ovest del Museo. Infine, focus sugli spazi a diretto contatto con la città: il cosiddetto giardino delle cavaiole, interfaccia tra il museo e piazza Cavour, sarà liberato dall’attuale cancellata di chiusura per assumere la funzione di piazza pubblica, ripristinando il rapporto diretto edificio-città, visibile in molte vedute storiche. I vani posti al piano terra su questo fronte, attualmente utilizzati come depositi e locali tecnici, saranno bonificati e destinati ad attività di valorizzazione della vita del quartiere. Spostandosi su via Santa Teresa degli Scalzi, la palazzina demaniale sarà oggetto di lavori di manutenzione straordinaria per realizzare una foresteria, dotata di quattro alloggi per studiosi.
 

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