Maschio Angioino, riscoperta la bombardiera aragonese

Maschio Angioino, riscoperta la bombardiera aragonese
di Marco Perillo
Sabato 20 Ottobre 2018, 18:28 - Ultimo agg. 21 Ottobre, 12:00
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Durante i lavori di ripristino del sottosuolo del Maschio Angioino, il team di professionisti Timeline ha riportato alla luce una bombardiera di epoca aragonese, probabilmente di fine 1495, modificata dagli spagnoli in epoca vicereale e abbandonata in epoca borbonica. Questo spazio è il punto di partenza di un nuovo percorso turistico che prende il nome di un progetto: «SpeleoEvo». La nuova apertura sotterranea è situata sotto la Torre San Giorgio, una delle cinque torri del maniero costruito su volere di Carlo I d'Angiò e poi ristrutturato da Alfonso d'Aragona.
 


L'itinerario sarà aperto al pubblico a partire dal 31 ottobre. Il team ha inaugurato il progetto con un'esibizione in corda sulle pareti del castello, all'interno del cortile, con la presenza del Sindaco di Napoli Luigi De Magistris e del presidente dell'associazione Enzo de Luzio. SpeleoEvo - è stato detto - raccoglie una serie di iniziative, non solo culturali ma anche sociali, come il corso «Calarsi in corda» per contrastare la dispersione scolastica, attraverso borse di studio, promuovendo l'insegnamento della Speleologia Urbana (dalla tecnica di arrampicata e salvataggio, ai supporti didattici).
 
 

Timeline Napoli è costituita da professionisti appassionati di storia: conta su un team di speleologi, geologi, archeologi, ingegneri, storici, linguisti e semplici appassionati. L'obiettivo principale dell'associazione è il rivalutare e recuperare la «parte nascosta» del patrimonio storico italiano, abbandonato all'incuria del tempo, al fine di rendere accessibili in maniera completa i siti storici dimenticati. E regalando nuove indimenticabili emozioni. Le ricerche condotte dai professionisti dell'associazione, anche con l'ausilio di mezzi speleologici di nuova tecnologia, riguardano le cavità sotterranee, come ipogei, cisterne antiche, ricoveri bellici, passaggi militari, le cripte abbandonate, i sotterranei dei castelli e tutte quelle strutture di difficile accesso.
Il team di ricerca possiede tutte le necessarie abilitazioni e certificazioni per i lavori in corda, oltre ai necessari attestati per i lavori in ambienti confinati.

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