Matematica, a Napoli la sfida dei cervelloni: quattro giorni di prove, oggi il verdetto

Matematica, a Napoli la sfida dei cervelloni: quattro giorni di prove, oggi il verdetto
di Giuliana Covella
Venerdì 19 Luglio 2019, 07:30
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Sono venuti dall'Albania, dal Libano, dalla Grecia, ma anche da Malta e dal Marocco, oltre a tanti altri Paesi bagnati dal Mare nostrum per sfidarsi a suon di numeri e teoremi, all'insegna dell'integrazione e dello scambio di culture tra popoli. Sono i giovanissimi talenti provenienti da 17 nazioni, che hanno partecipato per quattro giorni ai Giochi Matematici del Mediterraneo MYMC 2019.
 
Fino a oggi si svolge a Napoli la VI edizione del Campionato Matematico della Gioventù Mediterranea ovvero la Mediterranean Youth Mathematical Championship, che vede tra gli organizzatori l'Accademia Pontaniana e l'Università degli Studi di Napoli Federico II. I Giochi si prefiggono di mettere a confronto tra loro allievi di diverse scuole, gareggiando con lealtà e sana competizione, al fine di sviluppare atteggiamenti positivi verso lo studio della matematica, offrire opportunità di partecipazione e integrazione, valorizzare le eccellenze. Questa mattina, a partire dalle 9.30, nell'aula magna storica federiciana in corso Umberto I, si terrà la premiazione dei vincitori delle gare cui hanno partecipato 17 Paesi che si affacciano sul Mediterraneo (Albania, Algeria, Bosnia Erzegovina, Cipro, Croazia, Egitto, Francia, Grecia, Italia, Libano, Malta, Marocco, Palestina, Slovenia, Spagna, Tunisia e Turchia).

Napoli sempre più protagonista nello scenario internazionale. Per la prima volta, infatti, studenti tra i 15 e i 17 anni iscritti agli ultimi due anni delle scuole superiori e provenienti da 17 nazioni sono arrivati nel capoluogo campano per i Giochi Matematici del Mediterraneo nel segno dell'integrazione, dell'inclusione e della valorizzazione delle eccellenze giovanili nel mondo. Giunte alla VI edizione, che si svolge a Napoli con il supporto della Federico II e dell'Accademia Pontaniana, le competizioni matematiche coinvolgono quest'anno appunto 17 squadre di Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.

Ogni squadra è costituita da quattro ragazzi delle superiori (due maschi e due femmine) ed ha un accompagnatore, docente di matematica del loro Paese d'origine e un tutor scelto tra i dottorandi del Dipartimento di Matematica Renato Caccioppoli. Quest'anno il Miur ha incaricato l'Accademia Pontaniana di occuparsi dell'organizzazione, per i diversi contributi offerti alla divulgazione della matematica e alla cura dei giovani studenti della Campania particolarmente talentuosi in questa disciplina.

Che programma si studia a Cipro, in Libano o in Marocco? Gli allenamenti che hanno visto coinvolti i ragazzi di 17 Paesi a Napoli in questi quattro giorni sono stati soprattutto un momento di confronto tra culture, religioni ed etnie diverse. «La matematica è la disciplina del futuro perché si evolve senza superarsi - dice Carlo Sbordone, presidente del comitato scientifico e tesoriere dell'Accademia Pontaniana - e soprattutto rimane profondamente legata alla sua storia, alla Grecia, all'Egitto, Paesi insomma in cui nacque e che sono legati al Mediterraneo. Ecco perché nessuna altra materia unisce come la matematica». Particolare è anche la composizione di ogni squadra, formata da due ragazzi e due ragazze «per affermare la parità di genere», rimarca il docente. «Ma soprattutto c'è l'importanza sociale dell'iniziativa - i cui aspetti sono riassunti nel protocollo d'intesa siglato nel 2017 tra Università La Sapienza, Tor Vergata, Roma Tre e Università degli Studi Internazionali di Roma - data la situazione socio-politica molto instabile in vari Paesi del Mediterraneo». I 140 partecipanti - sia studenti sia docenti e tutor - sono stati ospitati dalla Fondazione Banco di Napoli, dove hanno visitato l'Archivio storico dopo un tour alla scoperta della città. I vincitori riceveranno oggi una medaglia d'oro, una d'argento e quindici di bronzo. «Con questa competizione - conclude Sbordone - vogliamo invogliare i ragazzi stranieri a venire a studiare nelle nostre università, come la Federico II e il Suor Orsola Benincasa. In quest'ultima tra l'altro da quindici anni c'è un corso di fondamenti di Matematica per futuri maestri di scuola elementare».
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