Matilde Serao, l’Università Parthenope intitola l’Aula Magna alla cofondatrice del Mattino

La prima donna in Italia a fondare e dirigere un quotidiano

Matilde Serao, l’Università Parthenope intitola l’Aula Magna alla cofondatrice del Mattino
di Alessio Liberini
Giovedì 26 Gennaio 2023, 21:19 - Ultimo agg. 27 Gennaio, 18:19
4 Minuti di Lettura

«Bisogna creare in questo popolo tutto un mondo interiore di dignità, di giustizia, di bellezza. Ciò è vero oltrepassa i limiti del giornalismo: diventa sogno, sogno immenso di bene. Ma nel sogno di oggi si contiene la realtà del domani». Lo scriveva, nel ormai lontano 1903, Matilde Serao in occasione del suo primo editoriale per “Il Giorno”. 

Nelle parole della madre del Mattino – cofondatrice insieme con suo marito, Edoardo Scarfoglio - si riflette, ancora oggi, tutta la sua modernità: quella di una femminista antifemminista che è riuscita, con forza, cultura e tenacia, ad anticipare tempi, usi e costumi del nostro Paese.

Diventando la prima donna in Italia a fondare e dirigere un quotidiano. Raccontando, in opere ora diventate preziosissime testimonianze storiche di una città che fu, le gioie e i dolori del suo popolo: quello delle famiglie fragili di cui ha narrato esistenze e sofferenze per tutto il corso della sua vita.

«Ha interpretato l’anima popolare di Napoli entrando nel cuore e nello spirito dei partenopei» racconta Francesco Serao, nipote del cugino della scrittrice. Questa mattina c’era anche lui, a rappresentare una testimonianza nelle testimonianze, alla cerimonia di intitolazione della nuova Aula Magna dell'Università Parthenope a Matilde Serao. «Per la particolare attenzione mostrata nelle sue opere e nel suo operato verso il genere femminile e la città di Napoli» si legge sulla targa svelata (nella sede principale dell’Università in via Acton) dal rettore dell’ateneo napoletano Antonio Garofalo, insieme con la professoressa Rosaria Giampetraglia, presidente del Cug (Comitato unico di garanzia dell'Ateneo).

«Una scelta maturata già da diversi mesi - racconta il rettore della Parthenope - nata da un dato di fatto: in questa università 4 Dipartimenti su 8 sono diretti da donne». Ma quella dedicata alla giornalista rappresenta difatti la prima aula universitaria della Parthenope intestata ad una donna: «Una donna che ha avuto il coraggio di fare – precisa Garofalo – individuando linee innovative nel mondo del giornalismo e riuscendo a trasferire la semplicità di questa città meravigliosa nei suoi scritti: questo non può che essere uno stimolo per i giovani studenti di oggi. Un incentivo a seguire i propri sogni e le loro immaginazioni nella direzione della ricerca, dell’innovazione e del loro futuro». 

Video

«Ha lottato contro il potere maschile in un periodo storico complesso solo grazie all’uso della penna, non con le armi – spiega il presidente del Cug di Ateneo, Rosaria Giampetraglia – riuscendo a vincere tante sfide, nel corso della sua vita, proprio con l’uso della penna. Un lodevole esempio positivo per i nostri studenti e studentesse».

Ragion per cui l’Università napoletana, in occasione dell’intitolazione dell’Aula Magna, ha scelto di promuovere un’intera cerimonia – aperta ai giovanissimi - dedicata ad una “prota-cronista” della città. Così la definisce la giornalista Donatella Trotta, scrittrice e studiosa di Serao ricordando che «non bisogna mai dare per scontato che Matilde Serao, anche nella sua Napoli, sia un personaggio realmente conosciuto ed approfondito ancora oggi».

«La memoria attiva – osserva Trotta – è custodire non tanto ciò che ricordiamo ma ciò che ci ricorda e Matilde Serao ne è una testimone perfetta: è stata una grande sognatrice concreta che ha fortemente amato la sua città di adozione».  L’incontro, promosso dal Comitato Unico di Garanzia di Ateneo, si è poi concluso con il suggestivo spettacolo, tratto da un testo di Antonio Ghirelli adattato da Nicola Le Donne, «Serao Segreta» in cui gli attori Mario Autore e Daria D'Amore hanno riportato in scena la vita di Serao con una chiave moderna. Rappresentata attraverso una particolarissima “intervista impossibile” dove la fondatrice del Mattino diventa, per l’occasione, una influencer.

© RIPRODUZIONE RISERVATA