«Pinocchio bugiardo? Insegna a vivere».
Parola di Dalisi e Capasso

«Pinocchio bugiardo? Insegna a vivere». Parola di Dalisi e Capasso
di Francesca Cicatelli
Giovedì 6 Aprile 2017, 19:04
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Pinocchio «non è un bugiardo» e ora ci insegna a guarire noi stessi e ritrovarci. Raccolte, incontri, mostre per «educare col naso lungo» con la mostra-laboratorio nel Salone delle Colonne del complesso monumentale S.S. Annunziata, in quello che è metà ospedale e metà monumento e dove spesso i percorsi si intrecciano.
 


Il vernissage «Pinocchio nel cuore di Napoli», organizzato dall’associazione Semi di laboratorio, apre i battenti sabato 8 aprile alle 17 fino al 30 giugno, grazie alla curatrice Anna Maria Laville e ai due riferimenti del mondo dell'arte e dell'architettura: Aldo Capasso e Riccardo Dalisi.

Capasso ha sviluppato il tema di Pinocchio dispiegandolo in un'esperienza progettuale con la realizzazione di mostre, giardini e iniziative sociali a sostegno di scuole e ospedali e ha legato il suo nome al burattino di Collodi, da cui sono scaturiti straordinarie installazioni, metafora delle debolezze e ipocrisie umane, che hanno fatto il giro del mondo. Dalisi, pluripremiato con due Compassi d'Oro per la sua ricerca sulla caffettiera napoletana, realizzando le note caffettiere animate tra cui la Totocchio divenuta anche un libro e per il suo impegno nel sociale. Già dagli anni '70 infatti ha portato avanti progetti per la riqualificazione dei rioni Traiano, Sanità e Scampia. È ideatore del progetto Rotararte attivo nella ludoteca dell'Annuziata.

La rassegna oltre alle opere dei due maestri propone anche un carosello di tavole di dieci illustratori. La mostra infatti, si snoda in varie sezioni e appuntamenti: «Intorno a Pinocchio» e «I Totocchi» (prologo del Maggio dei Monumenti quest'anno dedicato a Totò), «Dieci grandi illustratori dal 1901 ad oggi» (Carlo Chiostri, Attilio Mussino, Luigi e Maria Augusta Cavalieri, Vsevolod Nicouline, Benito Jacovitti, Lorenzo Mattotti, Roberto Innocenti, Emanuele Luzzati, Andrea Rauch, Guido Scarabottolo), laboratori per bambini «Burattini e marionette» a cura di Semi di laboratori e quattro incontri di lettura dal titolo «Pinocchio in fuga alla ricerca di sé» dal 21 aprile al 19 maggio.

La mostra è un modo per attrarre l'attenzione sull'Annunziata, monumento di peso storico-artistico votato anche all'accoglienza e all'infanzia.  Ora valorizzato anche dalla presenza di cinque Totocchi musicanti, grandi sculture di latta donate da Dalisi al Museo-laboratorio dei bambini presente nel complesso monumentale. La mostra su Pinocchio e le sue avventure nell'immaginario di alcuni grandi illustratori è poi una tappa di un percorso di "educazione civica" che consente ai napoletani di riappropiarsi dei propri luoghi e della propria storia attraverso il romanzo di formazione di Pinocchio uno dei classici più conosciuti e più tradotti al mondo e che si presta a diverse interpretazioni.

Per contribuire al progetto «La bellezza e salute» di cui si è fatto testimonial Nino D'Angelo è possibile aderire alla campagna di crowdfunding partita su https://www.meridonare.it/progetto/la-bellezza-della-salute e promuove l'arte come terapia. L'obiettivo è arrivare a 20mila euro per attivare i progetti dell’Associazione Semi di laboratorio che si occupa di processi e metodologie di progettazione partecipativa per il miglioramento della qualità della vita nei centri urbani e realizzare così laboratori di creazione artistica, cura delle piante e rapporto con il cibo in collaborazione con l'ospedale Annunziata di Napoli, con un target non di soli pazienti affetti da obesità ma di ragazzi in età scolare che attraverso il laboratorio possano sviluppare un diverso rapporto con se stessi, col cibo, con l’ambiente.
 

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