Nagorà, online il nuovo numero «Città metropolitana di Napoli, una riforma non pervenuta»

Nagorà, online il nuovo numero «Città metropolitana di Napoli, una riforma non pervenuta»
Giovedì 20 Gennaio 2022, 18:08 - Ultimo agg. 18:22
3 Minuti di Lettura

Lo sguardo gettato oltre i proclami e le dichiarazioni di intenti per capire che cosa non ha funzionato. A otto anni dall’entrata in vigore della legge che le istituiva, il nuovo numero del blog Nagorà, online da oggi all’indirizzo www.nagora.org, domanda e si domanda che fine ha fatto il grande sogno delle Città metropolitane, con uno zoom su quella di Napoli.  

Con editoriali e riflessioni, interviste e proposte, il web magazine apre il polveroso cassetto nel quale quel sogno è rimasto evidentemente intrappolato e lo scandaglia alla ricerca di una risposta. Provando, così, a tracciare le coordinate di un futuro che oggi è difficile immaginare. 

Dopo aver esplorato opportunità e criticità del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza con contributi e interviste, il web magazine edito dall’associazione culturale “Nagorà - Laboratorio di idee”, nato nel 2015 su impulso dell’imprenditore Francesco Tuccillo proprio con l’intento di formulare proposte per lo sviluppo socio-economico di Napoli e della sua area metropolitana, prova a scavare tra le pieghe di una riforma incompiuta. 

Il focus che apre il dibattito, dal titolo “Città metropolitana di Napoli, una riforma non pervenuta”, ricorda che tra le dieci le città metropolitane previste, tre delle quali con dimensioni superiori ai tre milioni di abitanti, Napoli - terza dopo Roma e Milano - è prima per inerzia, sottolineando così una vera e propria paralisi amministrativa.

Entrambe le gambe sulle quali l’ex Provincia avrebbe dovuto muovere i primi passi sul nuovo percorso - il piano strategico e la ripartizione del territorio in zone omogenee - sono infatti ferme. «Finora – si legge - sembra che il ridisegno amministrativo del territorio non interessi a nessuno, con la conseguenza di generare un mero cambiamento di denominazione». 

Un’analisi che proseguirà con l’editoriale firmato da Gennaro Biondi, professore di Geografia economica e di Economia delle aziende turistiche, nonché Coordinatore di OMeN - Osservatorio Metropolitano di Napoli, nel quale si delineano i tratti della città, «organismo complesso in cui ogni senso di gerarchia o persino di omogeneità dei valori è in continua evoluzione». 

Ad aggiungere linfa al dibattito, le opinioni raccolte con le interviste di Alfonso Ruffo e Davide Cerbone, appuntamenti rispettivamente del lunedì e del giovedì (si comincia con lo scrittore napoletano Maurizio de Giovanni e con il docente spagnolo Carles Carreras, titolare della cattedra di Geografia umana all’Università di Barcellona), la rubrica “Va pensiero”, affidata a Paolo Macry, docente di Storia contemporanea all'Università di Napoli, pubblicata il sabato, e gli approfondimenti curati da Omen e dall’Inarch Campania, l’istituto presieduto da Carlo De Luca. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA