“Ballet for peace”, il teatro San Carlo per l’Ucraina: «Faremo tutto quello che è possibile»

“Ballet for peace”, il teatro San Carlo per l’Ucraina: «Faremo tutto quello che è possibile»
di Alessandra Martino
Giovedì 17 Marzo 2022, 16:58 - Ultimo agg. 18 Marzo, 08:03
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In Ucraina i conflitti continuano. Ieri è stato bombardato anche il teatro di Mariupol ma la danza russa e ucraina si unisce ancora una volta per la pace. Tanti primi ballerini ucraini e russi dai più prestigiosi teatri del mondo, insieme si esibiranno sul palcoscenico del Teatro di San Carlo, lunedì 4 aprile.

In mattinata a Napoli, presso il Teatro di San Carlo, è stato presentato “Ballet of peace”, si tratta di uno speciale balletto di Galà di beneficenza. A presentare l’iniziativa, il sovrintendente Stéfaphane Lissner e l’ideatore dell’evento, Alessio Carbone, già ancien Premer Danseur dell’Opera di Parigi, insieme con il direttore generale Emmanuela Spedaliere.

«Noi dobbiamo essere presenti e solidali e fare di tutto per aiutare anche con piccole cose - afferma il sovrintendente Lissner - Quando Alessio mi ha proposto questa serata, dove lui è riuscito in pochi giorni da quando è iniziata la guerra a riunire dei ballerini ucraini, russi e di tutta l’Europa ho subito dato piena disponibilità. La prima ballerina del Bolshoi, Olga Smirnova, ieri ha dato le dimissioni e penso che sarà con noi il 4 Aprile, sarà una serata stellare».

Per questa iniziativa sul palcoscenico del teatro napoletano saranno presenti i primi ballerini ucraini e russi dai più prestigiosi Teatri del mondo. Ci sarà la presenza straordinaria di Anastasia Gurskaya, prima ballerina dell’Opera di Kiev, appena fuggita dalla guerra, i ballerini condivideranno il loro talento e il loro cuore per una serata in nome della pace. 

«Con l'aggravarsi della situazione in Ucraina - afferma ancora Lissner - è importante, come teatro, dare un segnale concreto di vicinanza a chi soffre, per questo mettiamo in campo questo gala di fund raising coerentemente alla nostra mission di luogo di cultura.

Questa crisi ricorda ancora di più quanto sia fondamentale il ruolo dei teatri e della cultura in generale». 

La danza fin dai tempi antichi è sempre stata moto di collettività e intrattenimento. Nell’antica Grecia la danza ha avuto un ruolo molto importante, in quanto le rappresentazioni teatrali rappresentavano momenti di aggregazione della collettività che venivano organizzate dalle autorità politiche in occasione delle feste dedicate alle varie divinità. E ancora una volta al Teatro di San Carlo sarà motivo di inclusione e aggregazione.

«La nostra linea - dice la direttrice Spedaliere - è dare supporto, nei tanti progetti educational attivi al San Carlo, ai giovani ucraini arrivati a Napoli. Per questo evento fuori programma si è tenuto conto di una politica dei prezzi che vada incontro alle esigenze di tutti con biglietti da 15 a 50 euro, sarà possibile l'acquisto online sul sito del San Carlo». 

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Si esibiranno Iana Salenko, Dinu Tamazlacrau, Kateryna Shalkina Arthur Shesterikov, Oleksandr Ryabko, Silvia Azzoni, Maria Yakovleva, Denys Cherevychko, Timofej Andrijashenko, Nicoletta Manni, Maria Kochetkova, Sebastian Kloborg, Katja Khaniukova, Alexey Popov, Christine Shevchenko.

In palcoscenico accanto alle star internazionali provenienti dai principali Teatri europei, ci saranno anche due eccellenze di casa: Luisa Ieluzzi e Stanislao Capissi, membri del corpo di ballo del San Carlo diretto da Clotilde Vayer. La serata vedrà un susseguirsi di passi a due e assoli dal grande repertorio classico e contemporaneo.

Oggi Carbone ospita una ballerina ucraina venuta qui a Napoli per l’evento: «L’idea di unire ballerini ucraini e ballerini russi è nata proprio perché tutti gli amici che avevo nelle diverse compagnie del mondo mi dicevano: ma noi vogliamo la pace, non prendere soltanto ballerini ucraini ma prendi anche noi - spiega Carbone - L’idea si è concretizzata in corso d’opera, ho chiamato tutti i nostri amici ballerini delle diverse compagnie, inizialmente d’Europa e poi sono arrivati anche da New York, con il tempo e con i giorni alcuni ballerini sono riusciti a scappare da Kiev, da Odessa e il cast si è arricchito di queste presenze fondamentali sono».

«Stiamo aspettando la conferma di Olga Smirnova, ieri sera ha lasciato il teatro Bolshoi di Mosca - continua Carbone - È stato uno choc nel mondo della cultura, della danza, perché è la loro ballerina incredibile di origine Ucraina è partita ieri sera. Attualmente ha un contratto ad Amsterdam e mi ha detto appena ricevo conferma del mio nuovo direttore starò con voi. Quindi, c’è molto entusiasmo perché ci siamo detti cosa possiamo fare e non ci resta che ballare in nome della pace per far vedere che anche grazie alla danza si può fare un qualche cosa tutti insieme». 

Inoltre, in conferenza questa mattina il sovrintendete Lissner ha annunciato che il teatro di San Carlo ha ricevuto conferma per l'accordo di dotazione organico, quindi, che consentirà di avere un corpo di ballo di 40 unità e quindi finalmente una vera compagnia di ballo.

«Per noi è veramente importante perché questo ci darà la possibilità di creare un equilibrio - continua il sovrintendente - L'equilibrio nel teatro tra ballerini e lirici darà un'altra identità e migliorerà il lavoro all'interno. La compagnia non è semplice da gestire ma fondamentale».

Ci saranno dei concorsi per un contratto a tempo indeterminato per ballerini, tra circa cinque settimane inizieranno per musicisti e coro. «Ho preso un impegno: portare un equilibrio in questo teatro - racconta Lissner - e per costruire un corpo duraturo a Napoli è importante dare un equilibrio».

A fine conferenza Lissner ha fatto sapere anche che due giorni fa sono arrivati due bambini con il loro papà da Odessa. Hanno trovato casa a Napoli e il Teatro si è impegnato ad accogliere anche i due bambini nel corpo di ballo per dare la possibilità a questi bambini di continuare a danzare come facevano in Ucraina. «Faremo tutto quello che è possibile, questa è la missione di un teatro pubblico», ha così concluso.

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