Napoli, via alla bonifica della torre campanara della Pietrasanta: «Con il laser ripuliamo le superfici»

Napoli, via alla bonifica della torre campanara della Pietrasanta: «Con il laser ripuliamo le superfici»
di Eduardo Improta
Lunedì 17 Febbraio 2020, 14:59 - Ultimo agg. 16:36
4 Minuti di Lettura
Per molto tempo c’è stata pace per la torre campanara della Pietrasanta nota col nome “Ad Arcum”, nel centro antico di Napoli, lungo la famosa strada del decumano maggiore, tra via del Sole e via Tribunali, patrimonio dell’Unesco. È stata oggetto nel tempo di continui sfregi al “ludus lastrunculorum”, la scacchiera dell’antico gioco in voca presso i legionari romani, disegnata e incisa sul marmo del celebre campanile di epoca rinascimentale, poi è stata la volta dell’Ara romana in marmo lunense databile al I - II secolo d.C. inglobata alla base del campanile romanico della chiesa della Pietrasanta, materiale di spoglio proveniente dalla città di Neapolis che è stata oggetto anch’esso oggetto di danneggiamento da parte di maniaci delle bombolette spray che hanno realizzato più volte dei “Tag” e disegni con vernice nera.
 
 

Questa mattina la neo costituita associazione “Angeli del bello di Napoli”, ha iniziato un intervento di bonifica e pulizia su campanile della Pietrasanta. Il restauro della base lapidea del campanile che terminerà alle ore 18 del 21 febbraio. Così come per gli interventi già effettuata in passato, il restauro della Pietrasanta sarà effettuato grazie all’utilizzo del laser Blaster concesso dalla Fondazione Angeli del bello di Firenze e dalla El.en S.p.A.
 
Il restauro è stato debitamente autorizzato dalla competente Soprintendenza dei Beni culturali di Napoli e dalla proprietà del bene ovvero la Curia Arciverscovile di Napoli. Con la Soprintendenza, già dallo scorso anno, si è avviato un dialogo positivo finalizzato alla stipulazione di un Protocollo, in fase di elaborazione. 

Riconfermata anche la restauratrice, Marianna Musella, Direttore del Laboratorio di Restauro del Museo Civico di Mondragone, che si avvale della collaborazione dell’operatore laser, Ferdinando Todisco. Main sponsor dell’evento lo studio legale associato D’Alessandro-Restucci. Sono stati stretti partenariati con le associazioni del territorio per garantire la tutela del bene anche dopo l’intervento di restauro, in particolare sono partner del progetto: Associazione Pietrasanta Polo Culturale Onlus, Hotel Neapolis, Caffè Bistrot Diaz, la Locanda del Grifo.

«Il vantaggio del laser – spiega Paolo Salvadeo, direttore generale dell’azienda produttrice del laser - è di essere molto selettivo. Strato per strato i pigmenti di colore vengono clusterizzati dal laser, e distaccati dalla superficie. Quando poi il raggio colpisce la superficie buona, quella originale, viene riflessa. Non intacca. Il laser diventa dunque, su superficie di valore, tecnica elitaria. Napoli è una tappa del nostro cammino, sono tantissimi i sito Unesco riportati, seppur parzialmente, agli antichi splendori con i nostri laser. Il laser utilizzato – conclude il direttore - è un fiore all’occhiello della nostra produzione. È nato in Campania, a Castellamare di Stabia, presso una nostra unità locale, è basato su un sistema a fibra ottica attiva. Dunque è particolarmente innovativo, per la sua compattezza e trasportabilità, rispetto ad altri sistemi che invece sono basati su materiali attivi  a stato solido. Il laser Blaster è stato utilizzato per restaurare numerosi capolavori in Olanda, in Francia sulla la facciata della cattedrale di Ruen, nella seconda Loggia, quella di Raffaello, nel palazzo Apostolico Vaticano».
 

«Con il restauro del basamento del campanile della Pietrasanta, uno dei più antichi d’Italia - commenta Raffaele Iovine, presidente dell’Associazione Pietrasanta Polo Culturale - portiamo avanti il progetto di valorizzazione del Complesso Monumentale della Pietrasanta, tra i più suggestivi ed importanti di Napoli. E presto, per Maggio dei Monumenti, intendiamo presentare alla città anche il restauro del pavimento maiolicato della Cappella di Giovanni Pontano. Questi interventi confermano che quando Pubblico e privato si muovano insieme, si ottengono i migliori risultati per una migliore fruizione dei nostri Beni Culturali».

«Il restauro del campanile della Pietrasanta rappresenta un passo in avanti importante nella valorizzazione del patrimonio monumentale del nostro centro storico - commenta il presidente della IV Municipalità, Giampiero Perrella - e per questo ringrazio gli Angeli del Bello e l’associazione Sedili di Napoli. Dopo il restauro del basamento del campanile di San Lorenzo Maggiore, ha inizio oggi un nuovo intervento con il patrocinio della IV Municipalità, apripista a Napoli, su uno dei monumenti più antichi della città; un’opera che vuole essere soprattutto un segnale forte al territorio affinchè ci si prenda cura dei monumenti grazie anche ai quali Napoli oggi è meta internazionale del turismo. Oggi il monito lo lanciamo dal centro storico, ieri invece lo abbiamo fatto da Piazza Nazionale con la ritinteggiatura dell’anfiteatro realizzata direttamente dai rappresentanti istituzionali della IV Municipalità, presidente, assessori e consiglieri. Il nostro obiettivo - conclude il presidente Perrella - è educare al bello e al rispetto del bene comune, dei nostri monumenti e della nostra storia».
© RIPRODUZIONE RISERVATA