Chiaia senza cinema e librerie: «Salvate la cultura, subito un calmiere contro il caro affitti»

Il nodo degli affitti troppo alti: fino a 500 euro di canone al metro quadro

La manifestazione al Teatro Sannazaro
La manifestazione al Teatro Sannazaro
di Gennaro Di Biase
Domenica 26 Marzo 2023, 09:00 - Ultimo agg. 18:45
4 Minuti di Lettura

Comune e Regione studiano misure di alleggerimento su fisco e affitti per salvare la cultura a Chiaia. La Chiaia dei cinema in crisi e a rischio sfratto, come Delle Palme e Metropolitan. La Chiaia senza biblioteche e senza librerie in attesa del ritorno di Feltrinelli post-restyling, con spazi ridotti. Di questo si è parlato nell'assemblea di ieri mattina al Teatro Sannazaro. Per sopravvivere nel salotto buono della città, la cultura è obbligata a reinventarsi, adeguarsi al tempo che passa e alle esigenze dell'epoca digitale, puntando su «esperienze immersive» e chiedendo «l'aiuto degli enti locali per fronteggiare il caro affitti», coi costi dei locali troppo elevati, in zona, per le attività a sfondo artistico. Senza misure ad hoc, Chiaia diventerà quasi del tutto un «ristorantificio». Il trend è già evidente, purtroppo. 

Letteratura e arte, al loro livello più alto, sono «cose gratis», genuine e gratuite: in questo consiste la loro autenticità. Ed è questo il valore che una parte di Chiaia prova a difendere dagli assalti di un business fuori controllo. Si situa in questo scenario l'incontro Sale cinematografiche, biblioteche, librerie, luoghi della nostra cultura, organizzato ieri da Emilia Leonetti, presidente di Vivo Napoli Aps, Fondazione Guida alla Cultura e dalla giornalista Raffaella Tramontano. «La crisi c'è - spiega Leonetti - C'è però anche chi è riuscito a resistere. I costi a Chiaia sono alti, e occorre un calmiere degli affitti per tutelare la cultura. Ma non è solo una questione di costi. Secondo i dati Cinetel, nel '21 in Italia hanno chiuso 500 cinema. Bisogna trovare soluzioni per rendere più attrattivi i luoghi di cultura». Accorato e ricco l'intervento di Luigi Grispello, presidente di Agis Campania e socio del Metropolitan che è in attesa di un vincolo di destinazione promesso dal ministero di Sangiuliano.

La permanenza dell'attuale gestione dello storico cinema, stando alle parole di Grispello, non è certo vicinissima: «L'immobile del Metropolitan è complesso e ha varie problematiche - dice - Chiunque lo prenderà in gestione dovrà affrontarle. Se me lo regalassero non lo prenderei. Il pub che c'era prima di fianco al cinema se ne è andato per allagamenti. Anche noi abbiamo avuto problemi simili. Più in generale, la crisi delle sale parte dal Covid. Le previsioni dicono che si risalirà la china. Francia e Uk hanno recuperato 80 e 75%. L'Italia meno: qui si favoriscono film di minore appeal sul pubblico. I produttori sono più orientati a investire sulle serie. Serve più selettività per aiutare il cinema. Poi c'è un problema legato agli enti locali. La Regione premia le sale che proiettano più del 50% di film di essai. Il Comune si dà da fare, riaprendo l'auditorium di Napoli Futura a Bagnoli. Ma i pesi fiscali sono notevoli: Tari, Imu, affissioni. Gli enti locali dovrebbero attenuare questi oneri. Oppure non c'è vincolo che terrà, e sale o teatri diventeranno palestre per topi». 

 

A livello di incassi, il teatro - che è un'esperienza live e non riproducibile sul divano di casa - tiene meglio del cinema. La sopravvivenza della cultura a Chiaia è però più complicata che altrove, a causa dei costi. «Abbiamo puntato su un modello autonomo - spiega Luca Arenella della Scugnizzeria, libreria vincente tra Scampia e Mugnano - Siamo proprietari dei locali. Quando si è affittuari è tutto più incerto». I prezzi al metro quadro della periferia Nord sono decisamente più accessibili di quelli chiaiesi. «Parliamo di un costo di 10mila euro al mq sull'acquisto - spiega l'editore Diego Guida - La rendita di affitto mensile va intorno al 5% del costo immobiliare. A Chiaia si paga circa 500 euro di canone al metro quadro, insomma. Gli affitti sono troppo alti. Se non si frena questo problema, Chiaia è destinata a restare senza cultura. Le istituzioni dialoghino con gli attori del territorio». Appunto. Comune - col delegato agli spettacoli Ferdinando Tozzi - e Regione - coi consiglieri Severino Nappi e Maria Muscarà erano presenti al Sannazaro. «Dobbiamo impedire che Chiaia diventi un ristorantificio dichiara Nappi I soldi per la cultura ci sono in Regione, ma restano nei cassetti. Porterò in consiglio la proposta dell'istituzione di un fondo che possa calmierare gli affitti per le attività culturali, in quelle zone, come Chiaia, che sono troppo alte», ipotesi condivisa anche dalla Muscarà. «Stiamo studiando dei voucher per portare i giovani al cinema spiega Tozzi e stiamo intraprendendo un grande percorso con Giffoni, per rendere i ragazzi protagonisti del cinema in prima persona. Con l'avvocatura comunale stiamo studiando la possibilità di agevolazioni fiscali per le attività culturali». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA