Napoli, chiude per 5 mesi la Feltrinelli di Chiaia: l'amarezza dei napoletani

Dal 16 gennaio a giugno lo storico punto vendita librario sarà off-limits per restyling

Napoli, chiude per 5 mesi la Feltrinelli di Chiaia: l'amarezza dei napoletani
di Emiliano Caliendo
Sabato 14 Gennaio 2023, 12:50 - Ultimo agg. 15 Gennaio, 10:19
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Come anticipato dal Il Mattino nei giorni scorsi, la libreria Feltrinelli di via Santa Caterina a Chiaia, quella di piazza dei Martiri per intenderci, chiuderà temporaneamente per quattro mesi e mezzo per lavori di ristrutturazione. Dal 16 gennaio fino ad almeno la prima metà di giugno lo storico punto vendita librario sarà off-limits per un restyling che porterà ad una leggera diminuzione della metratura occupata ma soprattutto alla chiusura del bar del piano interrato.

Tra lo stupito e il proccupato le reazioni dei clienti Feltrinelli e dei residenti di Chiaia. «È davvero un peccato – afferma il giovane Gaetano Russo all’uscita dello store, subito dopo aver acquistato un libro - anche se i tempi dovrebbero essere brevi.

Quattro mesi e mezzo sono un bel po’ per chi quotidianamente viene qui anche solo per una lettura. Spero che  questo tempo passi il più presto possibile perché è davvero un peccato. Non possiamo fare a meno di luoghi come questo. Napoli è una città che si basa sulla cultura ed è ricca di storia e di bella gente che vuole informarsi ed esplorare. Confido in un’apertura il più celere possibile».

Ma dove si rifornirà di libri la clientela storica durante i mesi di chiusura? Tutti rispondono presso la Feltrinelli di via dei Greci, non lontano da via Toledo, che da quella di Chiaia dista circa un chilometro.

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«Mi dispiace moltissimo, è un punto di riferimento molto importante per il quartiere e per chi legge venendo qua. Sarò costretta ad andare alla Feltrinelli nei pressi di via Toledo perché la più importante come centro di riferimento per libri e informazione», dice Dorella Peduto che sulla chiusura del bar aggiunge: «Si sentirà la mancanza del bar. Era un’opportunità per sfogliare un attimo un libro e poi comprarlo». C’è chi però non la pensa così sul punto ristoro bevande. Così il signor Pasquale: «Se devono fare i lavori è meglio così, sperando facciano uno spazio di lettura che adesso manca. Meglio uno spazio di lettura che un bar di cui non credo si sentirà la mancanza. In libreria si viene per leggere non per bere».

Non solo napoletani, Feltrinelli è un simbolo culturale che, se si è in cerca di un libro, attira chiunque sia anche solo di passaggio. Come Marco da Milano, a Napoli per lavoro: «Non sono di qui però ogni volta che chiude una libreria è sicuramente un peccato. Sono cliente Feltrinelli anche a Milano, la città da cui provengo e anche lì ha chiuso però facendo subentrare Unieuro. Tra l’altro in un palazzo storico su tre piani, dove facevano anche le presentazioni dei libri. L’elettronica la troviamo ovunque, la cultura non sempre». La paura che dietro questo serrata temporanea si celi il rischio di una chiusura definitiva per far posto ad un altro tipo di negozio è un retropensiero abbastanza diffuso: «Ma riapriranno? Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, non mi meraviglierei di niente», ironizza Mino. «Pensiamo tutto il male possibile di questa chiusura che priva tutta la zona di Chiaia della libreria. Hanno chiuso prima quelle piccole, adesso questa. Dispiace per il bar: era piacevole leggere qualcosa e bere un cappuccino o un tè», aggiunge Serafino. Chi non è spaventata dal cambiamento è la piccola Francesca di 10 anni: «Ogni cosa ha i suoi cambiamenti, credo sia giusto. Mi piace leggere, soprattutto romanzi. Peccato per il bar anche non ci andavo mai». La nuova Feltrinelli che riaprirà i battenti a giugno vedrà tra l’altro un’area dedicata ai BookTokers, gli influencers del libro, proprio lì dove c’era il bar. Cambiano i tempi, cambia il mercato dell’editoria e anche la Feltrinelli non può che adattarsi. Con la speranza di rivederla presto.

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