Napoli, monumenti a rischio. Lettera a Unesco: «Danni irreversibili dopo la costruzione della metro 6»

Napoli, monumenti a rischio: «Danni irreversibili dopo la costruzione della metro 6»
Napoli, monumenti a rischio: «Danni irreversibili dopo la costruzione della metro 6»
Venerdì 19 Marzo 2021, 17:35
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I monumenti di Napoli rischiano di essere danneggiati dal mare. Castel Nuovo, chiamato Maschio Angioino, Palazzo Reale, il Monte Echia e l’emiciclo di Piazza Plebiscito stanno subendo danni che rischiano di diventare irreversibili. Alcuni esponenti delle Assise della città di Napoli e del Mezzogiorno hanno anche una lettera all'UNESCO per denunciare quanto sta accadendo. L’immenso centro storico della città partenopea è sotto attacco.

Cosa sta succedendo

Durante la costruzione della linea 6 della metro è stata costruita una barriera di cemento lungo la linea di costa, parallela al lungomare.

Questo ha portato a deviare il flusso delle acque sotterranee. E così, dove le correnti del fiume e del mare prima si incontravano, ora trovano un blocco. L'acqua sale e attacca i monumenti. Gli effetti si vedono anche a Napoli sotterranea: in un punto dove prima c'era una pedana per poter permettere ai visitatori di passare, ora c'è una «zattera» che galleggia nell'acqua.

Gli aderenti all'iniziativa

L’onorevole Rina Valeria De Lorenzo, che fa parte del comitato scientifico delle Assise, ha indetto per domani una conferenza stampa per presentare l’iniziativa e le interrogazioni presentate recentemente su questi temi. Parteciperanno anche il professor Giuseppe Comella, presidente del Comitato Scientifico delle Assise, Marta Herling, storica e saggista, il professor Giulio Pane, storico dell’architettura, il geologo Riccardo Caniparoli, Antonio Polichetti, autore del libro “La metrocricca” e Francesco Iannello, segretario generale delle Assise.

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