Napoli, Feltrinelli in piazza dei Martiri chiude per lavori fino a giugno: e il bar della libreria non riaprirà più

Al termine del restyling gli spazi risulteranno ridimensionati

La caffetteria della Feltrinelli
La caffetteria della Feltrinelli
di Gennaro Di Biase
Lunedì 2 Gennaio 2023, 23:00 - Ultimo agg. 4 Gennaio, 07:14
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Restyling, novità, aree social e lavori in vista per uno degli spazi culturali più importanti e storici della città. Niente più caffè, brioches e bibite: la libreria più grande di Chiaia punterà ancora sul libro ma non più sull’effetto bistrot. La Feltrinelli di piazza dei Martiri chiude i battenti più o meno per quattro mesi e mezzo, orientativamente fino all’inizio di giugno.

Dal 16 gennaio e fino agli albori dell’estate 2023, la location sarà off-limits per lavori. «Il motivo della ristrutturazione - spiegano dal colosso dell’editoria - è un aggiornamento degli spazi con una nuova divisione delle categorie merceologiche. La chiusura, indicativamente per quattro mesi e mezzo, è temporanea e non è in alcun modo riferita a rischi di chiusura definitiva dell’attività».

Non tutto, però, sarà come prima. Bisognerà dire addio al bar interno della libreria, che sospenderà il servizio a partire dal «9 gennaio - trapela dai locali della libreria di piazza dei Martiri - e non riaprirà più». Tra il personale del caffè interno alla Feltrinelli, infatti, c’è chi non ha avuto il rinnovo del contratto e, in poche parole, si ritrova a una settimana scarsa dalla disoccupazione.

Non tutte le trattative sono concluse, ma la rinuncia al bar a partire da lunedì prossimo è cosa quasi certa. Sulla decisione pesano, e non poco, «il carovita, la pandemia, il caro-energia e la crisi del libro - rivelano dallo staff di piazza dei Martiri - che hanno reso molto difficili da sostenere i costi di gestione di un esercizio commerciale di quel genere». I fattori sono tanti e sono sostanzialmente gli stessi che stanno mettendo in crisi diverse attività culturali e non in tutto il Paese. La concorrenza della letteratura digitale, il calo dei lettori in città e il Covid: dopo la pandemia - non è certamente un mistero - i clienti continuano a preferire gli spazi esterni ai locali chiusi. Eppure di gente ce n’era, ieri a pranzo, seduta ai tavoli interni della Feltrinelli. Tra uno Zarathustra e un libro illustrato, consumavano cibo e bibite, cornetti e caffè. Gli ultimi, in questa sede. 

Il restyling della libreria di piazza dei Martiri, in ogni caso, servirà ad attualizzare lo spazio culturale più importante di Chiaia. Una volta finiti i lavori, intorno all’inizio di giugno, un piccolo ridimensionamento degli spazi occupati da Feltrinelli ci sarà, ma «non si tratta di un ridimensionamento della superficie di vendita - spiegano dalla stessa Feltrinelli - che resterà pressoché invariata. Diminuirà la metratura occupata, ma di pochissimo, e per la percezione del pubblico resterà tutto invariato. La libreria verrà ripensata per essere contemporanea e al passo con i tempi, con innovazioni anche digitali». I progetti degli architetti sono in fase di rifinitura e, in particolare, probabilmente verrà allestita un’area per TikToker e per gli influencer del libro. 

Il Mezzogiorno è fatto di guizzo più che di messa a sistema delle risorse, di scrittori più che di pubblico leggente. E il marketing culturale del futuro prossimo - anzi già quello del presente - è fatto di hashtag anziché di volumi, di impatto immediato più che di discorsi radicati sul medio termine. Feltrinelli si rifà il look, dunque, per essere più vicina alle nuove generazioni e al pubblico social. È in vista di questa intenzione che Chiaia perderà - ma solo per i prossimi mesi - uno spazio importante anche dal punto di vista degli eventi legati al libro e alle presentazioni delle novità principali dell’editoria cittadina e nazionale. Ma lo scenario non è esattamente libero da ombre per la cultura del Mezzogiorno.

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A dare qualche numero, in proposito, è Diego Guida, presidente del gruppo piccoli editori dell’Aie. Il suo spazio, la saletta di Guida Editori, è in via Bisignano, a pochi passi dalla Feltrinelli. «La Feltrinelli - dice - manterrà il suo ruolo storico di proporre la lettura, ma lo farà in un modo aggiornato dopo il restyling. Certo è che se le persone non comprano i libri, è difficile vendere e mantenere sostenibili i costi di gestione. La situazione era preoccupante fino a novembre, quando - secondo i dati Aie - il bilancio sulle vendite non era confortante, con un meno 2% rispetto al 2021. Confido che possa intervenire in merito il ministro Sangiuliano, autore e uomo di cultura del Mezzogiorno, oltre che membro del nuovo esecutivo. Il Sud copre solo il 5% del mercato nazionale, contro un 22% del Nord e un 16% del Centro Italia. È necessario che gli investimenti del ministero spingano sul Sud e forniscano dati specifici per risollevare la nostra editoria, dalla grande alla piccola».

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