Napoli, inaugurata a Montesanto la mostra sui temi della legalità Nat'Arte

Napoli, inaugurata a Montesanto la mostra sui temi della legalità Nat'Arte
Sabato 9 Marzo 2019, 16:04 - Ultimo agg. 19:11
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«Non ho paura delle parole dei violenti ma del silenzio degli onesti», la frase di Martin Luther King è una delle tante citazioni di magistrati, giornalisti, politici e gente comune  che caratterizzano i triangoli della legalità della mostra Nat'Arte, inaugurata stamattina alla stazione di Montesanto, dove resterà fino al 26 maggio, giorno in cui ricorre il decennale dell'omicidio di Petru Birladeanu, il musicista rumeno vittima di camorra al quale la stessa stazione è intitolata.

L'iniziativa, un progetto di Aldo Capasso e dell'Accademia di Belle Arti di Napoli (disegni coordinati da Ivana Gaeta e Daniela Pergreffi, opere degli artisti Giuseppe Desiato, Giuseppe Pirozzi, Anna Trapani), è sostenuta dalla Fondazione Polis della Regione Campania, da Eav e dalla Federazione delle Associazioni Antiracket e Antiusura Vomero-Arenella intitolata a Maurizio Estate, come Petru vittima innocente della criminalità.

All'incontro inaugurale sono intervenuti, tra gli altri, insieme ad Aldo Capasso, il segretario della Fai Vittorio Ciccarelli con il presidente della sede del Vomero Davide Estate, il presidente dell'Eav Umberto De Gregorio, il presidente e il vicepresidente della Fondazione Polis, rispettivamente don Tonino Palmese e Rosaria Manzo, e il parlamentare Paolo Siani.

«Noi non arretriamo di un passo sui temi della legalità», ha affermato con forza Siani, per poi aggiungere: «Magistratura e forze dell'ordine conseguono risultati straordinari, ma occorrono passi avanti anche da parte della società civile. In tal senso è necessario investire nella cultura e nei giovani».

Don Palmese ha voluto ricordare il sacrificio di Petru, la cui fisarmonica sarà oggetto di un'installazione artistica che si inserirà nella nostra Nat'Arte: «A Petru tutti noi dobbiamo le nostre scuse e la nostra riconoscenza. Lui stava nel posto giusto quando è rimasto vittima della subcultura dei suoi killer, la stessa che oggi nutre il razzismo e il disprezzo verso chi viene considerato diverso. Il ricordo di Petru e di tutte le vittime deve essere un imperativo categorico per la Fondazione Polis e per tutti noi»..

Sulla stessa lunghezza d'onda Manzo, che ha ricordato le grandi stragi terroristiche del Rapido 904, dell'Italicus e di Bologna: «Si avvicina la Giornata della memoria e dell'impegno del 21 marzo e il nostro auspicio è che l'elenco delle vittime innocenti della criminalità non aumenti. Questa stazione, come le altre, non deve essere luogo di paura, ma di bellezza, di arte e di vita».

La mostra Nat'Arte, dopo Montesanto, farà tappa nella stazione di San Giorgio a Cremano, dove si è verificato, pochi giorni fa, lo stupro ai danni di una ragazza, per continuare a sensibilizzare l'intera cittadinanza sull'importanza della cultura della legalità.
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