​Come vorresti che fosse la scuola?
scrivi una lettera all'europarlamento

Come vorresti che fosse la scuola? scrivi una lettera all'europarlamento
di Rossella Grasso
Sabato 21 Aprile 2018, 20:55 - Ultimo agg. 22 Aprile, 08:17
2 Minuti di Lettura
«La scuola è come un ospedale che cura i sani e respinge i malati» diceva Don Milani per descrivere una situazione in cui la mobilità sociale e lo sviluppo delle diverse capacità sono strutturalmente impedite. Cosa potremmo dire di diverso analizzando la situazione nel 2017? Se ne è parlato al Pan, Palazzo delle Arti di Napoli in occasione dell’evento dal titolo «Lettere alla scuola», promosso da Curzio Maltese, eurodeputato GUE/NGL e coordinatore per il gruppo nella Commissione Cultura ed Educazione del Parlamento europeo. Al tavolo, accanto al sindaco Luigi de Magistris, chi la scuola la conosce bene come Annamaria Palmieri, Assessore alla scuola del comune di Napoli, Anna Riccardi, professoressa a Scampia e Federico Zaccaria, dell’Associazione Maestri di Strada.
 


Siamo immersi in una società in cui il successo personale viene misurato solo in base a criteri economicisti: vince chi è più funzionale, chi guadagna di più, chi primeggia rispetto gli altri. È urgente che la scuola sostituisca la produttività con la fantasia, la competitività con la cooperazione, la retorica meritocratica con l’incontro delle differenze. Per questo difficile compito gli insegnamenti di Don Milani sono più che mai attuali: mettersi all’ascolto degli studenti e ripartire dai loro sogni, prospettive e difficoltà.

Il progetto «Lettere alla scuola» intende aprire un percorso di confronto per riflettere sugli obiettivi dell’educazione in una società che deve mettere al centro l’umanità e non le performance. Attraverso il coinvolgimento di insegnanti, studenti, operatori del settore verranno raccolti i contributi degli alunni per scrivere un testo collettivo che fotografi le realtà della scuola di oggi e immagini quella del futuro. «Chiunque può partecipare alla nostra iniziativa – ha detto Curzio Maltese – mandandoci una lettera, un disegno, una canzone, un video, qualsiasi cosa che possa esprimere le esigenze di chi ci va tutti i giorni. La scuola è pubblica, abbiamo il dovere di fare di tutto per rispondere alle esigenze di chi la frequenta». Per partecipare al progetto basta iscriversi al sito www.lettereallascuola.com.

 
© RIPRODUZIONE RISERVATA