Un museo per Roberto Murolo. Nel cuore del suo Vomero. Perché no?
«Nei giorni scorsi - esordisce Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -, mentre mi trovavo in piazza Fuga, nei pressi della stazione superiore della funicolare Centrale, un gruppo di turisti, evidentemente estimatori del grande artista, conosciuto in tutto il mondo, mi ha chiesto dove si trovava il museo dedicato a Roberto Murolo e se conoscevo gli orari nei quali esso era visitabile». Confesso di essere rimasto al momento non poco interdetto» - afferma Capodanno -«Ricordavo che, in occasione della collocazione della lapide, dedicata al grande maestro della canzone napoletana, avvenuta il 18 gennaio 2012, per celebrarne il centenario della nascita, lapide posta sulla facciata del fabbricato in via Cimarosa, 25, dinanzi alla casa dove egli visse e morì, e dove, prima di lui, aveva vissuto anche il padre, il poeta Ernesto Murolo, come ricorda un'altra lapide posta nei pressi della prima, si parlò diffusamente, anche sugli organi d'informazione, della realizzazione, nell'abitazione dei Murolo, di un museo che sarebbe dovuto diventare luogo di studio e di ricerca ma anche meta per un turismo rivolto a un pubblico non solo nazionale, amante della storia musicale di Napoli di sempre».
«Belle intenzioni, in verità - sottolinea Capodanno -, alle quali, però, non sappiamo se poi siano seguiti fatti concreti.