Scuola Nunziatella di Napoli, nelle sale apre il museo con i tesori dei camorristi

Scuola Nunziatella di Napoli, nelle sale apre il museo con i tesori dei camorristi
di Antonio Menna
Martedì 7 Dicembre 2021, 23:49 - Ultimo agg. 9 Dicembre, 07:13
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Ci sono i reperti archeologici dell’operazione dei carabinieri denominata Artemide che, nel 2015, portò al sequestro di oltre 2mila beni, oggetto di scavi clandestini o rubati nell’area di Pompei a opera di tombaroli, rivenduti sul mercato illegale internazionale. Ci sono le opere dell’inchiesta denominata Ritorno al passato, che consentì il recupero di oltre 4mila tra vasi antichi, monete, oggetto di dodici colpi e collocati sui principali canali di compravendita clandestina. E ci sono, infine, i sequestri di altri 123 furti - sgominati con le operazioni Start up e For Four nel 2017 tra il Molise e la Campania - con cui ladri esperti, anche su commissione di clan di camorra, svuotarono abitazioni e chiese (la San Michele di Monteroduni, soprattutto), portando via dipinti di grande valore.

C’è un vero campionario dell’arte trafugata nell’allestimento di una parte della nuova sala museale della scuola militare della Nunziatella, che sarà aperta alla città a partire dal prossimo 14 dicembre, quando sarà presentato il catalogo. «Sarà un momento di grande emozione - dice il professor Roberto Nicolucci, curatore e direttore scientifico della sala -, perché all’arte e alla bellezza aggiungeremo un messaggio di valore sociale, educativo». La raccolta ed esposizione dei beni trafugati nasce dalla collaborazione con il Nucleo tutela patrimonio culturale dei Carabinieri, comandato dal generale Roberto Riccardi, e diretto a Napoli dal maggiore Giampaolo Brasili. «Ogni opera - dice il generale Riccardi - ha una storia da raccontare, un percorso che in un certo momento è stato oscurato dal buio del crimine, per mano di falsari e tombaroli, mercanti e ricettatori. La strada non si è interrotta lì, qualcuno si è adoperato per restituire quei tesori allo sguardo di tutti».

«Una nuova proposta museale - dice il maggiore Brasili - per unire lo splendore e il pregio dei reperti esposti con la narrazione della storia investigativa relativa al loro recupero». «Oggi la Nunziatella - dice il colonnello Ermanno Lustrino, Comandante della scuola - ha un nuovo valore aggiunto, l’ennesimo progetto culturale portato a termine con determinazione.

Ciò dimostra quanto la Scuola, nonostante il forte legame con il passato, si rinnovi ogni giorno». Nella nuova sala museale due i percorsi di visita: uno con l’esposizione dei beni e degli oggetti sacri dello stesso patrimonio della scuola militare di Pizzofalcone (nata nel Settecento negli spazi dell’antico noviziato dei Gesuiti), provenienti dalla sacrestia e da quattro piccole cappelle (reliquiari, calici, ostensori e diversi dipinti), l’altro - appunto - con una grande quantità di beni sequestrati e conservati dai carabinieri. Sono oltre 7mila i reperti trafugati e recuperati messi a disposizione dai militari. Ma il curatore della sala museale, per il momento, ne ha selezionati circa duecento. Si tratta di quadri, statue, pezzi importanti di arte presepiale, reperti archeologici di epoca etrusca, egiziana, arredi sacri, numismatica. 



«Tra le opere, una delle più importanti - dice il professor Nicolucci - è la celebre pala di San Nicola, trafugata dalla Chiesa di Santa Maria in Cosmedin di Napoli nel 1992. È un’opera del XV secolo, un olio su tavola di grandi dimensioni di un autore ignoto, della quale, dopo il depredamento della chiesa, si erano perse le tracce. È stata recuperata nel 2018». In mostra anche un Cristo crocifisso in avorio della metà del XVII secolo, una Deposizione di Rouillon (1858), vasi di ceramica del VI secolo avanti Cristo, anfore, oggetti in terracotta, punte di lancia etrusche dell’VIII secolo avanti Cristo, unguentari in vetro soffiato della cultura romana, elmi in bronzo di tipo corinzio del Primo secolo avanti Cristo. E poi una collezione numismatica preziosa con sigilli papali, premonete a forma di pesce o di coltello, monete cinesi e ancora molte opere di arte orientale come statuine di avorio.

«Un catalogo straordinario ed eterogeneo di opere di grande valore - conclude Nicolucci -, ognuna con un messaggio positivo di legalità. Puntiamo così a fare della sala museale della Nunziatella un piccolo tesoro di significato e bellezza a disposizione della città: sarà aperta, con la chiesa barocca, su appuntamento, a visite di gruppi, in modo totalmente gratuito. Ci rivolgeremo soprattutto alle scuole di tutta Italia: unire l’arte, la bellezza, al messaggio sociale. Questo l’obiettivo dell’iniziativa». 

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