Napoli, il Pio Monte della Misericordia dedica una sala a Gianpaolo Leonetti

Napoli, il Pio Monte della Misericordia dedica una sala a Gianpaolo Leonetti
di Valentina Bonavolontà
Lunedì 4 Aprile 2022, 15:41 - Ultimo agg. 21:32
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Una storia d'amore vissuta con passione e impegno quello tra Gianpaolo Leonetti, grande protagonista della vita culturale di Napoli, e Pio Monte della Misericordia, del quale è stato più volte Soprintendente.

Sabato 2 aprile, di fatti, al Pio Monte della Misericordia si è tenuto un evento speciale dedicato alla memoria di Gianpaolo Leonetti di Santo Janni, una delle personalità napoletane più vivaci e operose, che per oltre 25 anni è stato un fondamentale protagonista della vita del Pio Monte e che ha seguito le tracce e l’amore del padre Tommaso verso l’Ente di via dei Tribunali con una straordinaria dedizione personale sia verso la sua natura artistica che sociale.

Una sala della Quadreria dell’Istituzione è stata intitolata alla sua memoria. «Per noi intitolare una sala a Giampaolo è un modo per non perderlo del tutto, per sentirlo ancora qui presente.È con grande emozione e immensa gratitudine che ricordiamo Gianpaolo Leonetti di Santo Janni – afferma Fabrizia Paternò di San Nicola, Soprintendente del Pio Monte della Misericordia – caro amico, grande uomo di cultura e interprete straordinario del coraggio e della voglia di vivere.

Con questo piccolo gesto di intitolare e dedicare a lui la Sala del Governo vecchio della Quadreria desideriamo legare per sempre la sua memoria alla nostra ‘casa’ nel ricordo della sua generosità e operosità». 

Al termine degli interventi, al primo piano della Quadreria si è tenuta l’inaugurazione della nuova intitolazione della Sala Gianpaolo Leonetti di Santo Janni

La sala scelta per l’intitolazione è la grande sala al centro della Quadreria chiamata “Sala del Governo vecchio” dove, fino agli anni ’70 dello scorso secolo, si riunivano i Governatori per decidere le attività benefiche. Una scelta non casuale poiché il pavimento della sala espone lo stemma dell’Istituzione, con sette monti sormontati da una croce, realizzato con ceramiche di Vietri e donato proprio da Gianpaolo Leonetti al Pio Monte nel 1988. In esposizione anche il nucleo più importante delle tele di Francesco De Mura, testimonianza della vasta produzione del maggiore pittore a Napoli della seconda metà del Settecento.

«Siamo particolarmente grati al Soprintendente e ai Governatori del Pio Monte della Misericordia per avere realizzato l’intitolazione di una Sala della Quadreria a Gianpaolo Leonetti dì Santo Janni. – dichiara Maria Grazia Leonetti Rodinò, sorella di Gianpaolo– Un gesto significativo di grande importanza, perché, con esso si è voluto riconoscere l’impegno ed i risultati da lui ottenuti per la valorizzazione dell’Istituzione in campo patrimoniale, immobiliare ed artistico, e in campo finanziario. Un riconoscimento a chi con competenza e passione ha traghettato il Pio Monte della Misericordia dal ‘600 ai giorni nostri». 

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Numerosi gli amici, i colleghi e le testimonianze che hanno ricordato Gianpaolo Leonetti attraverso aneddoti e episodi di vita tra amicizia e avventure lavorative per rendere omaggio al ricordo di un grande protagonista della vita culturale della nostra città.

Dagli anni ’80 si è occupato di attività no profit, traghettando la nobile istituzione del Pio Monte negli anni 2000 rendendola un’istituzione privata, portando avanti una eccezionale gestione e ristrutturazione del vasto patrimonio immobiliare e dedicandosi alla promozione del suo prestigioso patrimonio storico-artistico. A lui si deve il riordino delle finanze dell'Ente quando nel 1996 usciva dal difficile periodo in cui era sottoposto al controllo del Corec, organo della Regione; il riassetto dell’immenso patrimonio immobiliare inventariando e valorizzando gli edifici più importanti e alienando quelli di scarso valore; la digitalizzazione dell'archivio storico che insieme ad altri quattro istituti di cultura seppe riunire in un unico Polo degli Archivi (Istituto di Storia Patria, Istituto di Studi Storici, Istituto Biblioteca Benedetto Croce e la Cappella del Tesoro di San Gennaro). Ha curato la riapertura, dopo 14 anni di chiusura, del Museo Filangieri che sarebbe dovuto rientrare nel Polo degli Archivi. Ha ideato, inoltre, il progetto Via Duomo la Via dei Musei che racchiude il Museo Filangieri, il Tesoro di San Gennaro, il Pio Monte della Misericordia, Museo dei Gerolamini, il Museo Madre e il Mann Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

È stato direttore del Museo Filangieri – nominato nel 2005 dalla Sindaca Rosa Russo Iervolino e dal soprintendente Nicola Spinosa, – Presidente del Polo Digitale degli Archivi Napoletani, fondatore e Vicepresidente degli Amici di Capodimonte.

Attraverso il suo operato ha costantemente mostrato il suo grandissimo amore per la nostra città. Le parole di una sua lettera sono state: «Nella certezza che c'è ancora molto da fare, ho fatto fino in fondo il mio dovere».

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