Napoli, il Pio Monte della Misericordia visitato attraverso la realtà aumentata della tecnologia 3D

Pio Monte della Misericordia. Presentazione del nuovo progetto: Caravaggio, una nuova luce.
Pio Monte della Misericordia. Presentazione del nuovo progetto: Caravaggio, una nuova luce.
di Emma Onorato
Mercoledì 7 Luglio 2021, 20:58 - Ultimo agg. 21:47
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Fare un tuffo nel passato per rivivere la Napoli del Seicento: ora è possibile grazie alla realtà aumentata che offre la tecnologia 3D. È così che nasce l’idea di raccontare la Cappella del Pio Monte attraverso il nuovo progetto: Caravaggio, una nuova luce. Il viaggio sensoriale fa compiere al visitatore un salto temporale di oltre quattro secoli. Le immagini e i filmati - riprodotti dagli occhiali 3D - immergono nell’atmosfera del lontano Seicento a Napoli e raccontano com’è nata l’antichissima Istituzione del Pio Monte della Misericordia - ubicato nel cuore della città, in via dei Tribunali - la cui fondazione risale al 1602. A volerlo, sette nobili napoletani spinti da una sentita vocazione di carità e assistenza verso il prossimo.

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Per Alessandro Pasca di Magliano, soprintendente del Pio Monte della Misericordia, l'iniziativa rappresenta  un veicolo di conoscenza del Seicento, ma al contempo sostiene che a stimolarli fortemente, nella realizzazione del progetto, è stata la spinta a far comprendere la vera anima del Pio Monte: una missione legata alla volontà di far del bene.   

A narrare l’antica storia - riprodotta in realtà aumentata - è un personaggio illustre, un nobile del Viceregno spagnolo, ovvero direttamente Giovan Battista  Manso: tra i primi fondatori della Cappella di Pio Monte. A raccontarlo è Maurizio Burale, responsabile dei progetti culturali della chiesa seicentesca, autore della sceneggiatura, ricca e dettagliata. L’excursus introduttivo apre un ventaglio di tragici eventi che aiutano a capire i veri motivi che hanno spinto il nobile alla scelta di dedicare il suo tempo alle persone più bisognose, il perché, quindi, è stato fondato il Pio Monte - un’istituzione che perdura da secoli ed è ancora molta attiva sul territorio - fino ad arrivare all’opera del Caravaggio: Le sette opere della Misericordia, che sembra quasi prender vita grazie alla riproduzione di  immagini ad altissima risoluzione. «Attraverso le tecnologie moderne abbiamo cercato di riprodurre il contesto attuale e quello passato simultaneamente - commenta Luigi Percuoco, amministratore delegati Ar Tour -, per fare questo è necessaria la realtà aumentata: una tecnologia che consente di non perdere il contatto con il mondo reale, ovvero il contesto nel quale si svolge l'esperienza».

Per far sì che questo avvenga, gli occhiali 3D sono stati creati con delle lenti totalmente trasparenti che permettono di non perdere il contatto con la realtà.

Ludovico Solima, professore di Management delle imprese culturali presso l'Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, ha fortemente voluto il nuovo progetto del Pio Monte; ricorda che è un'esperienza che abbraccia un ampio pubblico grazie alla sua semplicità di utilizzo che garantisce la fruizione anche a chi non ha familiarità con la tecnologia o a chi non è particolarmente propenso all'uso. «Mi sembra un progetto molto innovativo: testimonia la vivacità e la vitalità di questa Istituzione che ha 400 anni ma sicuramente non li dimostra», conclude.  

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