Pianura, premio «Amici di Don Giustino» in ricordo di Augusto Di Fusco

Un momento del premio "Don Giustino"
Un momento del premio "Don Giustino"
di Gennaro Pelliccia
Lunedì 1 Maggio 2017, 12:10
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È stato proclamato beato il 7 maggio del 2011 da papa Benedetto XVI, ma a Pianura lo considerano già santo, fu fondatore della Società delle divine vocazione (i vocazionisti) che, attualmente, conta oltre 400 vocazionari in tutto il mondo: è Giustino Maria Russolillo, Don Giustino per tutti, vissuto nel quartiere flegreo dove nacque nel 1981 (allora Pianura era un comune autonomo) e morì nel 1955. Una statua è stata eretta  in suo onore all'ingresso del quartiere, presso la rotonda che porta il suo nome. Ogni anno, il 2 agosto, viene celebrata una festa in onore della sua nascita.

Nello storico istituto religioso delle suore delle divine vocazione si è svolta la cerimonia di consegna della quinta edizione del premio che l'associazione Onlus “Amici di Don Giustino” organizza annualmente.

«Il premio viene assegnato a personaggi del quartiere, ma anche esterni, che si sono distinti nel diffondere sempre più il carisma del Beato Don Giustino», afferma il presidente dell’associazione Giuseppe Leonetti che aggiunge, «il nostro obiettivo è quello di divulgare in maniera sempre più diffusa il pensiero e le opere del fondatore,  al di là del nostro territorio».

Alla serata erano presenti anche, Concetta Minardi, responsabile culturale, Vincenzo Russo, direttore del premio e Antonio Longobardo, responsabile della comunicazione, che ha presentato la manifestazione insieme a Lorenza Licenziati.  Ha presenziato  Antonio Rafael do Nascimento, padre Superiore Generale della Società delle Divine Vocazioni.
 

 

Molti i premiati nel mondo della cultura, dell’arte, del teatro, del volontariato: Leonardo Selvaggi (scrittore), Marisa Sepe (una vita al fianco dei bisognosi), Giuseppe Passero (attore e musicista), Salvatore Speranza (attore), Arte & Spirito (gruppo teatrale), Annamaria Arcucci (volontaria), Mario Scherillo (alla memoria). E poi ancora: Giacomo Perna e Giorgio Amabile (uomini di provata fede che hanno conosciuto il Beato), Don Raffaele Castiglione (padre generale emerito), Don Nicola Martino (missionario), Suor Rachele Peluso (missionaria), Suor Antonietta Cioce (alla memoria), Antonio Parodi (poeta e volontario), Valentino Manfredonia (pugile pianurese di adozione che ha partecipato nel 2016 alle Olimpiadi di Rio de Janeiro).

Ma il momento più toccante e commovente della serata è stato quando hanno consegnato il premio in memoria di Augusto Di Fusco: «Trasformava il suo salone in un piccolo cortile dove traspariva la presenza di Dio….», è scritto nella motivazione.  Augusto,  parrucchiere storico del quartiere, molto conosciuto e ben voluto,  il 27 ottobre scorso, dopo aver chiuso il suo negozio, prima di tornare a casa, si stava dedicando al jogging per tenersi in forma. Ma si trovò la strada sbarrata dai cassonetti della spazzatura che lo costrinsero a scendere dal marciapiede sulla carreggiata, proprio nel momento in cui stava arrivando un’automobile, che lo travolse: morì dopo poche ore in ospedale. Ieri sera a ritirare il premio c’erano la moglie Luisa, e la figlia Eliana: «A volte vorrei poterti rincontrare, anche solo per cinque minuti… e ne avrei di cose da dirti», si legge in una dedica scritta dalla figlia.

La cerimonia è stata allietata dai brani musicali interpretati da Lucio Pellegrino e Anna Basso e un intermezzo teatrale che ha visto artefice Giorgio Carandente e Giorgio Pacileo.

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