Napoli, Sant'Anna dei Lombardi cambia volto con Open heArt Museum

A Napoli la cultura diventa accessibile a tutti con mappe tattili e multisensoriali per includere persone affette da ogni tipo di disabilità

Sant'Anna dei Lombardi cambia volto
Sant'Anna dei Lombardi cambia volto
di Valentina Bonavolontà
Sabato 18 Febbraio 2023, 18:00 - Ultimo agg. 27 Marzo, 00:56
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Grazie ad Open heART Museum, progetto vincitore di finanziamento su avviso del ministero della Cultura, il complesso museale Sant’Anna dei Lombardi sarà accessibile alle persone con disabilità.

Il progetto, nato per abbattere le barriere fisiche, cognitive e sensoriali prevede delle attività che saranno messe in campo nelle prossime settimane. Nello specifico sarà implementata una mappa tattile multisensoriale posizionata al centro della piazza antistante il museo. Le caratteristiche dei rilievi, dei pittogrammi e dei caratteri utilizzati la renderanno facilmente comprensibili anche da parte di persone con disabilità sensoriale di tipo visivo. I percorsi indicati, i pittogrammi, tutti i QrCode presenti, i punti cardinali e le scritte in nero su braille trasparente saranno in rilievo ed esplorabili tattilmente. 

Sarà inoltre realizzato un innovativo percorso di valorizzazione multisensoriale del Compianto con le sue otto magnifiche sculture in terracotta realizzate dall’artista Guido Mazzoni, nel 1492. Ed ancora la realizzazione di innovative piattaforme a scomparsa per l’eliminazione di barriere fisiche ed un percorso di visita destinato a persone autistiche o con altre disabilità di tipo cognitivo. Nel corso della presentazione di questa mattina è stata inoltre proposta l’istituzione di una rete dei musei ed istituti vincitori di un progetto sullo stesso avviso, per creare un circolo virtuoso di inclusività che unisca tutti i luoghi di cultura della Campania.

Nel suo intervento alla presentazione l’assessore al Turismo della Regione Campania, Felice Casucci, ha sottolineato che l’ente di Santa Lucia si occupa «di turismo e innovazione sociale in una logica di centralità della persona umana», plaudendo a questa iniziativa «che premia l’inclusione come fattore culturale ancora prima che tecnico, in molte aree territoriali regionali stanno sorgendo iniziative che seguono questa linea di indirizzo».

Il Complesso di Sant’Anna dei Lombardi diventa da ora uno spazio aperto, accessibile a tutti, posizionandosi terzonella graduatoria delle proposte ammesse a finanziamento, suddivise per macroaree - Macroarea Sud Musei e luoghi della cultura privati, e settimo a livello nazionale.

«Open heART Museum migliorerà il posizionamento del complesso all’interno del circuito turistico culturale mainstream del centro storico di Napoli, patrimonio Unesco, con una maggiore fruibilità del sito e dei suoi contenuti. Fornirà una maggiore e più sicura accessibilità fisica, sensoriale e cognitiva del sito, attraverso il miglioramento dei sistemi di accesso esterno e delle condizioni generali di mobilità interna e di fruibilità, una maggiore corrispondenza dei servizi offerti dal museo agli standard di qualità definiti dall’art. 30 della Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità», ha affermato il presidente di ParteNeapolis, che gestisce il complesso, Mario Sicignano.

Alla presentazione di questo straordinario risultato, hanno partecipato Don Salvatore Fratellanza, Presidente del Comitato di Gestione delle Arciconfraternite Commissariate, Mario Sicignano, Presidente Cooperativa Sociale ParteNeapolis, Alberto D’Alessandro, già Direttore Consiglio d’Europa, Dino Angelaccio, Presidente di Itria Itinerari Turistico Religiosi Interculturali e Accessibili, Pete Kercher, Ambasciatore Design for All Europe, Giovanni Minucci, Coordinatore Progetto Tulipano Art Friendly, Elvira Sepe, Presidente ENS Napoli, Odette Mbuyi, Responsabile Accoglienza e Diritti Umani Itria, Luigi Carbone, Consigliere Comune di Napoli, Presidente Commissione cultura, turismo e attività produttive, Felice Casucci, Assessore al Turismo della Regione Campania. 

«La città di Napoli, negli ultimi anni, ha vissuto una fortissima rivalutazione in chiave turistica. Nel solco di un ambito che sta diventando una parte fondamentale della nostra economia e del modo di intendere la città che vogliamo, dobbiamo inserire ‘inclusività’ tra le parole chiave. – ha affermato Luigi Carbone, Consigliere Comune di Napoli- Il progetto di Sant’Anna è dunque un faro della città proprio in questo senso, nella scelta di essere aperto non ai più, ma proprio a tutti». 

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Il Complesso di Sant’Anna dei Lombardi si connota per essere un sito di gran rilievo culturale per le testimonianze artistiche che custodisce, riconducibili al Rinascimento toscano, rappresentando per questo una vera rarità nel panorama partenopeo che la elegge a luogo da inserire all’interno di tour ed itinerari turistici.

Al contempo, Sant’Anna è sempre più oggetto d’interesse per la sua ulteriore destinazione d’uso, quale location per organizzare meeting di lavoro, convegni ed eventi culturali. Questa doppia valenza, oltre quella naturalmente dedicata al culto, la rendono spazio di aggregazione culturale e sociale e punto di riferimento per il territorio. Questo impone che, per la sua migliore fruizione e valorizzazione, diventi uno “spazio aperto a tutti”, esigenza che viene recepita nel suo piano di sviluppo che si pone tra i primi obiettivi da raggiungere l’accessibilità, intesa come superamento delle barriere architettoniche che ne limitano l’ingresso e la fruizione degli ambienti interni (rampe di scale d’accesso e dislivelli), ma anche come accessibilità al godimento del bene.

«L’inclusione è uno degli obiettivi primari che ci poniamo, nell’opera di valorizzazione di un complesso importante come quello di Sant’Anna – spiega il presidente del Comitato di Gestione delle Arciconfraternite Commissariate, don Salvatore Fratellanza – Desideriamo che questo gioiello d’arte inestimabile, assieme alla sua sagrestia, sia fruibile a tutti, senza distinzioni».

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