Napoli Teatro Festival Italia, la città torna palcoscenico per 85 compagnie e 160 spettacoli

Napoli Teatro Festival Italia, la città torna palcoscenico per 85 compagnie e 160 spettacoli
Giovedì 7 Giugno 2018, 13:30
3 Minuti di Lettura
Al Napoli Teatro Festival Italia la rivoluzione continua: dall'8 giugno al 10 luglio, con un programma firmato per il secondo anno dal direttore artistico Ruggero Cappuccio, la città torna palcoscenico per 85 compagnie e 160 spettacoli (da Baryshnikov e Isabelle Huppert, a Konchalovskij e Nekrosius) per una ricca edizione numero 11 che si sviluppa in 33 giorni di programmazione multidisciplinare che da dialogare letteratura, musica, danza, cinema, mostre, laboratori. E sarà arte per tutti, e in tutti i sensi: con biglietti da 8 a 5 euro, ed ingressi liberi per le fasce sociali deboli, la politica dei prezzi è anche segno etico del grande evento organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival, presieduta da Luigi Grispello.

Immagine curata dall'artista Mimmo Paladino, il festival coinvolge i teatri cittadini, dal San Carlo al Mercandante, e oltre venti tra luoghi museali, dal Madre a Villa Pignatelli, con tappe anche in regione, dal Duomo di Salerno, alla Reggia di Caserta. La Casa madre è a Palazzo Reale, in piazza del Plebiscito, che apre con una preziosa mostra su Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Sconfinato il programma da consultare sul sito (www.napoliteatrofestival.it) per ritagliarsi il proprio percorso nelle arti sceniche.

Attesi al debutto italiano Declan Donnellan (con «Périclès, Prince de Tyr» di Shakespeare al Politeama l'11 e 12 giugno), Isabelle Huppert ( «L'amant» di Marguerite Duras al San Carlo l'11 giugno), Rabih Mroué (con «Sand in the eyes», al Trianon Viviani il 13 giugno), Thierry Collet («Dans la peau d'un magicien» Galleria Toledo il 14 e 15 giugno). La prestigiosa sezione internazionale prosegue con «Brodsky/Baryshnikov», regia di Alvis Hermanis, (Politeama il 28 e 29 giugno) e con «Clown 2» del Theater an der Ruhr, per la regia di Roberto Ciulli (Trianon Viviani l'1 luglio). Doppio l'omaggio a Ingmar Bergman nel centenario della nascita: il 3 e 4 luglio si può assistere a »Scene da un matrimonio» per la regia di Konchalovskij al Mercadante e a «Scènes de la vie conjugale» con Laetitia Casta regia di Safy Nebbou, al Politeama.

Nella sezione dedicata al teatro italiano tante prime tra le quali «Il seme della tempesta» regia di Cesare Ronconi e «Regina Madre» di Carlo Cerciello, in scena anche Lina Sastri, Scimone e Sframeli, Silvio Orlando, Peppe Lanzetta, Renato Carpentieri, Alessio Boni, Alessandro Preziosi, Luca Zingaretti. Tra le curiosità «Storia di un'amicizia» di Fanny&Alexander tratto da L'Amica geniale di Elena Ferrante, e la sezione Osservatorio tutta dedicata alle compagnie italiane indipendenti. Per la danza in arrivo spettacoli da otto paesi, a partire da «Tomorrowland» creazione e interpretazione di Annabelle Chambon, Cédric Charron, Jean-Emmanuel Belot; per la musica programma assolutamente vario, dai Foja a «La voix humaine» di Francis Poulenc,

Nella sezione Sportopera Claudio Di Palma racconterà la passione dei grandi scrittori per il tema dell'agòne, (20 al 27 giugno al Sannazaro) Tra le installazioni, luci in strada a cura di Davide Scognamiglio e Daniele Ciprì, mostre anche su Tina Pica e Mario Martone, per il cinema serate dedicate a Francesco Rosi, mentre progetti speciali sono il ritorno degli artisti di strada del Napoli Strit Festival (l'8 e 9 giugno), la maratona di 12 ore Mercato dell'arte e della civiltà (17 giugno a Santa Fede Liberata nel Centro Antico). Altro elemento identitario del Festival sono i laboratori, ben quattordici, riservati a 600 attori under 35 che potranno confrontarsi anche con maestri come Nekrosius e Tomi Jane, Eugenio Barba. E nel Giardino Romantico di Palazzo Reale non poteva mancare uno spazio Dopofestival con, ancora, musica e cinema e letture. Il crowdfunding che affianca le azioni per il sociale quest'anno sosterrà la Fondazione Pascale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA