Teatro San Carlo, coro di sì per l'ipotesi Lissner alla soprintendenza

Teatro San Carlo, coro di sì per l'ipotesi Lissner alla soprintendenza
di Maria Pirro
Venerdì 4 Ottobre 2019, 07:30
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In teatro non si parla d'altro. Del possibile arrivo di Stéphane Lissner, il direttore artistico dell'Opéra di Parigi, come sovrintendente del San Carlo. Dagli uscieri ai musicisti, il nome del professionista, che è già stato numero uno alla Scala, viene ripetuto nei corridoi, tra gli specchi e il velluto, dietro le quinte, al bar. Piace ai sindacalisti e ai dirigenti.
 
Si contano sulle dita delle mani, però, gli artisti che hanno lavorato con lui. Come Francesco Andolfi, nel 2011 invitato a partecipare alla selezione per responsabile dei servizi musicali e dell'attuazione del programma di attività annuale alla Scala di Milano. Risultato idoneo, il maestro riceve proprio da Lissner, allora sovrintendente, l'assegnazione definitiva del ruolo che ricopre per circa sei mesi, nel 2012, fino a quando decide di rientrare al Massimo napoletano dove, dal 2013, è segretario artistico e, ad interim, responsabile della programmazione. Andolfi lo definisce un professionista di grande valore, senza voler sminuire i risultati conseguiti in questi anni dall'energica sovrintendente Rosanna Purchia con il direttore artistico Paolo Pinamonti, entrambi considerati un'ottima soluzione interna. «C'è un consiglio di indirizzo, lasciamolo lavorare», afferma Pinamonti, con lo stile e il riserbo che lo contraddistiguono. «La rosa degli aspiranti è di elevatissima qualità», afferma Maurizio Lembo, vicepresidente del circolo dell'Unione che ha solidi legami con il San Carlo, anche in qualità di «coinquilini» nel Palazzo reale. «Tanti nostri soci sono abituali frequentatori del teatro e seguono con grande interesse gli sviluppi e la scelta», spiega Lembo, che elogia la Purchia: «Per capacità gestionale, bilanci alla pari, passione per il suo lavoro, capacità di relazionarsi con gli altri, andrebbe proposta per altri 10 anni». Difatti, 'attività in teatro prosegue con la passione di sempre. Ieri, la replica della «Traviata» e l'annuncio che Jacopo Spirei firmerà la regia di Ermione, nuova produzione in scena dal 7 al 10 novembre, a distanza di 200 anni dalla prima assoluta scritta da Rossini proprio per il San Carlo.

Alessandro De Marchi dirigerà orchestra e coro, quest'ultimo preparato da Gea Garatti Ansini. Scene di Nikolaus Webern, costumi di Giusi Giustino, luci di Giuseppe Di Iorio. Nel cast, con il ruolo della protagonista: Angela Meade, soprano statunitense, e anche Arianna Vendittelli (nella recita del 9 novembre).
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