Villa Comunale di Napoli, la stazione Dohrn raddoppia: pronti tre milioni

Villa Comunale di Napoli, la stazione Dohrn raddoppia: pronti tre milioni
di Luigi Roano
Giovedì 11 Luglio 2019, 07:30
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L'ex casa dei giornalisti - la Casina del boschetto - in Villa Comunale ospiterà il Museo Darwin-Dohrn e una biblioteca del mare. Un investimento della Stazione zoologica di circa 3 milioni e una opportunità per recuperare una struttura bellissima ridotta a rudere nel cuore del polmone verde che affaccia sul lungomare.
 
Dopo anni di diatribe giudiziarie finalmente si parte con il recupero del sito che il Comune ha affidato alla Dohrn. Esattamente due anni fa nella Casina fu appiccato il fuoco mentre dormivano dei poveri clochard, per fortuna non ci furono vittime né feriti. A battezzare la nuova vita del sito il sindaco Luigi de Magistris, il presidente della Dohrn Roberto Danovaro e il presidente della Fondazione Dohrn Ferdinando Boero.

Il progetto prevede il restauro della struttura con una sezione dedicata a bambini e ragazzi, l'archivio storico costituito da documenti a partire dall'anno della Fondazione della Stazione zoologica nel 1872, uno spazio espositivo e un altro spazio flessibile da utilizzare per mostre, convegni, congressi e percorsi di visita rivolti alle scuole. Insomma un centro d'eccellenza di livello europeo. Un investimento di tre milioni da parte della Dohrn di cui due serviranno per il restauro della Casina e la restante somma per attrezzare lo stesso museo. Concepito in maniera dinamica e interattiva, una piccola Città della Scienza al centro della Villa Comunale. Infatti il museo è destinato «alla promozione della conoscenza della biologia marina in rapporto all'evoluzione della vita sulla terra, con l'aggiunta di ricerche museologiche della Stazione zoologica». Saranno esposti strumenti e imbarcazioni utilizzati, nel corso degli anni, per le ricerche marine. La Casina del Boschetto sarà anche la sede italiana dell'infrastruttura di ricerca European Marine Biology resource center, promossa dal ministero dell'Istruzione, università e ricerca. «Una prospettiva mediterranea, europea, internazionale - racconta il sindaco - per porre il mare al centro dell'attenzione della nostra città, il mare come biodiversità, ricerca, ma anche per salvare vite umane e non essere complici, conniventi o indifferenti di fronte a questo scenario così fosco che attraversa diversi Governi occidentali che si stanno rendendo protagonisti di crimini contro l'umanità».

«Molta gente - racconta il presidente Danovaro - non sa cosa facciamo, pensano che sia solo un acquario, ma qui c'è molto altro e vogliamo spiegare e condividere con le persone ciò che facciamo». Il presidente della Fondazione Boero sottolinea un aspetto: «La Stazione zoologica non sarà più soltanto l'acquario, tutti sapranno che qui sono venuti scienziati da tutto il mondo, compresi molti premi Nobel perché Napoli è la capitale mondiale della biologia marina». Il percorso all'interno del museo inizierà con la Sala dell'evoluzione, dove saranno esposti i fossili e saranno spiegate, anche attraverso illustrazioni, le diverse ere geologiche, poi la Sala del Tempo. In progettazione anche la Sala degli adattamenti dal mondo acquatico ad altri habitat e una sala polifunzionale per eventi e grandi collezioni. Infine una sala per La storia e il presente, dove saranno presentate le ricerche attuali della Stazione zoologica.
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