Gennaro Sangiuliano ministro della Cultura a Napoli: «Grande capitale culturale»

Gennaro Sangiuliano ministro della Cultura a Napoli: «Grande capitale culturale»
Venerdì 28 Ottobre 2022, 13:46 - Ultimo agg. 29 Ottobre, 07:19
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«Io sono napoletano e sono consapevole del fatto che la mia città è impregnata di cultura. Napoli è una delle grandi capitali culturali del mondo». Lo ha detto Gennaro Sangiuliano, che ha scelto la sua città natale per la prima uscita da ministro della Cultura. Sangiuliano ha visitato la casa di Benedetto Croce e le sedi dell'Istituto italiano degli Studi storici e della Fondazione Croce a Palazzo Filomarino.

 

Ad accompagnarlo nella visita, la presidente dell'Istituto, Marta Herling, e il presidente della Fondazione, Piero Craveri. «Questo luogo per me assume un particolare significato - ha sottolineato il ministro - questa è la casa di Benedetto Croce, il più grande filosofo italiano del '900, ma io oserei dire uno dei più grandi filosofi europei e mondiali perché è tradotto in tantissime lingue ed è conosciuto in tutte le università del mondo.

Croce è colui che testimoniò lo storicismo e l'idealismo».

Sangiuliano, nel citare una frase di Croce riportata nel Profilo ideologico del Novecento italiano di Norberto Bobbio, ha detto: «Siamo tornati all'aria fresca contro la cappa opprimente del positivismo. Credo che questa frase sia di immensa attualità». Il ministro ha ricordato che «Croce dedicò la sua vita alla libertà degli individui, delle persone, Croce fa della libertà la cosa più importante, il bene primo di cui noi disponiamo. Certo la società e l'organizzazione sociale sono importanti, ma non dobbiamo dimenticare mai la libertà delle persone». Una visita che cade in una giornata particolare in cui ricorre l'anniversario della Marcia su Roma. «Per questo io sono qui oggi - ha evidenziato Sangiuliano - perché Croce fu il promotore, l'organizzatore del Manifesto degli intellettuali non fascisti, ma fu anche profondo anticomunista e polemizzò duramente con Togliatti. Secondo me, e forse non tutti saranno d'accordo, Croce è anche un testimone del pensiero liberal conservatore, ed io sono un conservatore universalmente noto: essere storicisti significa conservare il valore della storia perché la storia scorre e trasmette a noi il nostro essere e la nostra essenza».

«Il valore della libertà, dell'Occidente lo si comprende molto bene in un luogo come questo perchè qui ci sono le radici della nostra storia; Giambattista Vico parlava di idem sentire comune che è base della comunità nazionale. Qui c'è tutto questo, un concentrato ricco e importantissimo del nostro idem sentire comune. Noi siamo quello che siamo per la storia che ci portiamo alle spalle. Ecco perchè amo profondamente un luogo come questo: è il più importante museo archeologico del mondo, non esistono rivali». Così il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, al termine della visita al Museo Archeologico Nazionale (Mann) di Napoli durante la quale è stato accompagnato dal direttore Paolo Giulierini. Un «luogo del cuore» come lo ha definito il ministro che ha ricordato di essere nato a due passi dal Museo, in Via Foria: «Ho fatto le scuole elementari al Froebeliano, qui dietro, sulla Salita Stella e da bambino venivo portato in questo museo perchè da quando avevo 7-8 anni mi sono appassionato di storia antica. La domenica mattina venivo in questo luogo a riscontrare con la mente le testimonianze dell'antichità e confrontarle con quello che avevo letto». 

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