Parco archeologico sommerso di Baia, nuove scoperte nel Portus Julius: un frammento di colonna e due fusti in marmo

frammento di colonna rinvenuto nel Portus Julius
frammento di colonna rinvenuto nel Portus Julius
di Patrizia Capuano
Domenica 21 Marzo 2021, 12:27
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Ricerche in corso nel Portus Julius, all’interno del Parco archeologico sommerso di Baia. L’area marina protetta continua a svelare tesori inabissati sui fondali: durante l’ultima immersione, gli esperti hanno rinvenuto un frammento di colonna scanalata e due grandi fusti in marmo cipollino. La notizia è stata diffusa dal Parco archeologico dei Campi Flegrei, presieduto dal direttore Fabio Pagano, sulla pagina Facebook.

«Le ridotte dimensioni del frammento hanno subito spinto al recupero, avvenuto con la collaborazione del Nucleo Carabinieri subacquei di Napoli – riporta la nota - Ma proprio durante le fasi di recupero, la ricognizione nell’area ha portato al rinvenimento di altri due grandi fusti nello stesso marmo.

Ci troviamo alle spalle della grande sala absidata che chiudeva questo settore del porto, che diventerà uno dei punti principali del nuovo percorso di visita in programma per la prossima stagione».

 

Il frammento è stato recuperato e collocato nei depositi del Parco archeologico dei Campi Flegrei. L’area oggetto di indagine, invece, è stata definita in una planimetria realizzata da Naumacos Underwater Archaeology and Technology. L’attività di ricerca nel Parco archeologico sommerso di Baia continua serrata. Tra le recenti scoperte, un frammento di lucerna decorato con simboli cristiani. Il reperto inizialmente apparteneva ad un fregio parietale in marmo, in  una ricca decorazione di una dimora baiana. Tuttavia, poche settimane fa, è stato rinvenuto in una soglia fra due ambienti nell’area della Villa con ingresso a protiro, sul lato rivolto al lacus baianus.  Nel IV sec. d.C. qui fu eseguito un importante intervento di ristrutturazione. «Da spazio di deposito, il lungolago si arricchì di lussuose sale caratterizzate da una serie di absidi affacciate proprio sul bacino interno», spiega la direzione del Parco archeologico dei Campi Flegrei.

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