Pegaso Tower, l'Università telematica fa il salto di qualità

Pegaso Tower, l'Università telematica fa il salto di qualità
di Chiara Di Martino
Giovedì 19 Aprile 2018, 10:41
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Otto piani di aule, laboratori multimediali, orientamento, con percorsi permanenti di arte contemporanea: è innovativa anche sotto il profilo della fruizione la nuova sede dell'Università Telematica Pegaso al Centro Direzionale di Napoli. La Pegaso Tower, nella torre dell'Isola F2, ospiterà tutte le aree dell'Ateneo: dall'orientamento all'area didattica, inclusi lo spazio multimediale in cui vengono registrate le video-lezioni, il supporto tecnico, la comunicazione e l'area finanziaria. Gli otto piani occupati dall'università dal 14esimo al 21esimo - accolgono altrettanti percorsi dinamici di arte contemporanea scelti dal presidente di Pegaso Danilo Iervolino e provenienti dall'Archivio Arte BiMed, la Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo che vanta tra i suoi associati oltre 100 Comuni rappresentativi del Mezzogiorno. La collezione in mostra un patrimonio raccolto in oltre 30 anni di lavoro - è stata resa fruibile al pubblico grazie al protocollo d'intesa sottoscritto tra le due realtà e la Fondazione First. «L'università che si trasforma in luogo di esposizione per l'arte contemporanea ha detto Andrea Iovino, presidente di BiMed si fa precondizione per garantire lo sviluppo del capitale umano necessario alla crescita generale dell'economia, della scienza e della coscienza».

L'apertura del nuovo quartier generale partenopeo della Pegaso - che si aggiunge alla prima sede istituzionale di piazza Trieste e Trento e alle due strutture operative nei complessi di Santa Chiara e Santa Maria la Nova - è stata l'occasione per presentare il volume Comunicazione 4.0. Percorsi di cittadinanza attiva, scritto dal direttore generale dell'Ateneo Elio Pariota ed edito da Giapeto. A presentarlo, insieme all'autore e al presidente Iervolino, il Rettore Alessandro Bianchi, il preside della Facoltà di Scienze Umanistiche Nicola Paparella e Roberto Zarriello, esperto di comunicazione, che hanno arricchito la pubblicazione con due contributi; il direttore scientifico dell'Ateneo Francesco Fimmanò, l'editore Rosario Bianco. Presente anche l'assessore regionale ai fondi europei e alle politiche giovanili Serena Angioli, che ha sottolineato l'importanza di una chance formativa su misura come è quella offerta da un'università telematica. Dieci sezioni che raccolgono gli editoriali pubblicati da Pariota sul blog My Pegaso negli ultimi 5 anni. «Il blog che oggi diventa libro ha commentato Iervolino, che ne ha curato la prefazione - esprime l'esigenza che avvertiamo di essere cittadini nel senso più pieno del termine, attivi in quanto presenti, vivi, pronti ad interrogarsi sulle situazioni e riempirle di senso. Si tratta di un riuscito esperimento di brand journalism che dà risalto a uno dei compiti dell'università, quello di intercettare e promuovere i cosiddetti percorsi trasversali. Il libro è il risultato di un lavoro sofisticato, libero e mai volgare che smentisce l'assunto ormai automatico che il web sia solo luogo di disinformazione». Strumenti tradizionali, rivoluzione digitale, social media e partecipazione attiva del corpo sociale: tanti i temi affrontati nella raccolta, uniti dal fil rouge della comunicazione 4.0. «Proprio quelle competenze trasversali ha concluso Elio Pariota - ci consentono di trovare risposte adeguate alle sollecitazioni che arrivano dalla società contemporanea e dai nuovi scenari economici del mercato globale. Soprattutto in un'epoca in cui ancora non si riesce a capire con facilità la fonte di una notizia, vera o falsa che sia, e questo è un problema che va regolamentato a livello centrale».
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