Per Natale dei popoli, in mostra a Rovereto la grande arte presepiale napoletana

Il presepe napoletano
Il presepe napoletano
di Eduardo Improta
Giovedì 23 Novembre 2017, 17:29
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Rovereto si prepara anche quest’anno a festeggiare il Natale come momento di ritrovo e di accoglienza. Il Natale di Rovereto è soprattutto un Natale di apertura all’altro – dice Paolo Moiola, presidente del Consorzio Rovereto InCentro - di pacifica convivenza tra razze, religioni e culture diverse, di solidarietà, di condivisione. Rovereto è una città aperta, che sa accogliere». Sbarca per la prima volta assoluta nella cittadina trentina, per l'ormai famoso a livello internazionale “Natale dei Popoli”, la grande arte presepiale tradizionale settecentesca napoletana. In mostra, grazie ad un nuovo partenariato tra il “Consorzio Rovereto InCentro” e la Onlus partenopea “I Sedili di Napoli”, un intreccio di Artigianato, Cultura e Storia, accoglie alcune tra le più antiche e prestigiose botteghe d'Arte Presepiale della scuola dei maestri di San Gregorio Armeno per un inedito "confronto" tra Culture diverse ma comunque accomunate da un filo conduttore che è la Devozione Popolare.
 
 

Ben quattro esposizioni di presepi e figure presepiali di varie tipologie e dimensioni. Si parte da un grande Presepio Monumentale (Corso Bettini, tra il Museo di arte moderna e contemporanea MART ed il Teatro Zandonai), recante tra i suoi simbolici personaggi anche la Colomba della Pace e caratterizzato dai pastori della Natività alti due metri; il tutto realizzato nella storica bottega Cantone & Costabile.

La storica famiglia artigiana Scialò, conosciuta per le sue opere anche all'Estero, propone invece (Sala Iras Baldessari), una mostra molto particolare dove pastori degli antichi mestieri, rappresentano i 12 Mesi del Calendario Napoletano, mentre gli artigiani di Vico Santa Luciella a San Gregorio Armeno, Salvatore Iasevoli e Nicola Giordano, hanno appositamente realizzato (Sala della Roggia, Piazza Podestà ) un imponente Presepio Scenografico con circa 40 figure presepiali che racchiudono tutti i Valori spirituali e filosofici che caratterizzano e rendono unico il classico presepio napoletano settecentesco.

Sempre nella Sala Iras Baldessari, dove è prevista una proiezione no-stop di video illustrativi dei contenuti simbolici, storici, artistici e metaforici del Presepio tradizionale partenopeo, sarà possibile assistere e partecipare dal vivo alla realizzazione dei pastori in terracotta ed alla costruzione di presepi popolari in sughero e legno a cura degli artigiani presepiali Raffaele Comitale e Mario Ceglie che esporranno, in uno spazio ricostruttivo di una tradizionale bottega presepiale di Via San Gregorio Armeno, anche addobbi, pastori in terracotta policroma  ed accessori per il presepio.
Una mostra fotografica del fotoreporter napoletano Ferdinando Kaiser farà da filo conduttore tra le diverse opere esposte ed è dedicata al ciclo dell’anno solare nel presepe napoletano.
Il gruppo di musiche tradizionali napoletane “La Voce di Parthenope”, in costume ottocentesco si esibirà con le più belle arie e danze popolari napoletane legate al tema del Natale, della Pace e della Fraternità tra i popoli. La kermess natalizia che si inaugura il 25 novembre si concluderà il 6 gennaio. 
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