Viaggi tra la stella, alla scoperta dei pianeti ad alta risoluzione nel planetario di Capodimonte

Viaggi tra la stella, alla scoperta dei pianeti ad alta risoluzione nel planetario di Capodimonte
di Davide Cerbone
Lunedì 13 Novembre 2017, 10:56
4 Minuti di Lettura

Fuori il Vesuvio, dentro l'universo: da questa cupola bianca con vista sulle stelle e sul Golfo, il panorama è in ogni caso mozzafiato. Chi si arrampica fin quassù, però, di solito non ha dubbi. E da oggi ne avrà ancora di meno. Perché l'Osservatorio astronomico di Capodimonte, un'oasi di sei ettari tra i vicoli dell'antico borgo del Moiariello, ha un nuovo planetario. Una sala circolare del diametro di nove metri dalla quale in 70 potranno ammirare in alta definizione il grande spettacolo del cosmo. Una volta chiusa la porta, inizia il viaggio siderale. Basta alzare lo sguardo verso la volta celeste per ritrovarsi in pochi attimi immersi nello spazio, con la testa oltre le nuvole, tra astri e pianeti. Un rapido movimento, e come per magia sei catapultato tra gli anelli di Saturno. E pure Marte è dietro l'angolo.
 

 

La nuova struttura, costata 300mila euro di fondi Fesr (350mila con le opere edili), avrà una doppia destinazione: la didattica per le scolaresche al mattino, le visite per gli astrofili nelle ore buie. Napoli la scoprirà il 16 novembre, di sera. La cerimonia di presentazione, dal titolo La terra è blu, prevede dalle 20 un concerto di Arditta Baranova, pianista di fama internazionale, che eseguirà in collaborazione con il Liceo musicale «G. Paisiello» di Pomigliano musiche di Beethoven, Chopin, Rachmaninov e Skjabin. Riposti gli strumenti musicali, sarà il turno di quelli ottici: la seconda parte della serata, in collaborazione con l'Unione astrofili napoletani, sarà dedicata alle osservazioni astronomiche, con i telescopi dell'Osservatorio. L'ingresso è gratuito, ma su prenotazione.

Ad accogliere gli astrofili nella cupola installata a fine ottobre tra gli alberi, nell'area di terrazzamento che ospita l'edificio monumentale, svetterà un busto di Yuri Gagarin, primo cosmonauta nello spazio, montato su una colonna stilizzata a forma di missile. «Ho fatto il dottorato in Russia e sono sempre rimasto in contatto con quel mondo. Un giorno sono stato contattato dall'associazione Dialogue of Culture - United world, che ha come scopo la valorizzazione del ruolo della ex Unione sovietica nel panorama culturale internazionale. Si sono offerti di donarci la scultura, siamo stati felici di accettare», spiega con orgoglio Massimo Della Valle, direttore dell'Osservatorio che venne a Napoli da Monaco di Baviera nel 2010 e che ora si appresta a passare il testimone. «Resterò a Capodimonte per altri due anni: tornerò a fare il ricercatore», spiega con un sorriso.
 
Già, la tecnologia. Un supporto fondamentale per scrutare i corpi celesti: con 1600 pixel e 7mila lumen, il nuovo proiettore assicura già prestazioni ragguardevoli. Ma a Capodimonte puntano al meglio. «Al momento abbiamo a disposizione un sistema Digistar 5, ma da febbraio con un upgrade hardware che costa 20mila euro passeremo al Digistar 6, che non solo ha una risoluzione doppia ma consente anche di collegarsi in remoto con planetari di tutto il mondo. Questo significa che potremo fare lezioni e osservazioni condivise a distanza con altri osservatori», pregusta la novità Agatino Rifatto, responsabile del planetario.

Ma il salto in avanti è già notevole. Dal 2010, e fino a pochi giorni fa, nello stesso punto in cui a fine ottobre è stata montata la nuova cupola, c'era una struttura di due metri di diametro e capace di accogliere 47 persone, donata ora a una scuola di Lusciano, provincia di Caserta. «Giovedì ricorderemo anche la figura di Federico Zuccari, l'astronomo che il 4 novembre del 1812 fondò l'Osservatorio di Capodimonte e che morì a soli 34 anni. In quell'occasione speravamo di presentare il nuovo direttore. Sarebbe stato bello proporre un ideale avvicendamento tra quello che tutti consideriamo la prima guida dell'osservatorio e il nuovo, ma non faremo in tempo», si rammarica Della Valle. Per le nomine dei nuovi direttori bisogna attendere infatti che si riunisca il Cda dell'Inaf, probabilmente tra il 20 e il 21 novembre. «Di sicuro entro la fine dell'anno l'Osservatorio astronomico di Capodimonte avrà una nuova guida - dice Della Valle - Sarà il nostro regalo di Natale».