Il fascino della Pompei antica frena anche le ansie da contagio. Nel primo giorno di riapertura del parco archeologico più amato al mondo, gli americani si precipitano per ammirarne la bellezza e viverne gli eterni misteri che lo avvolgono. Non mancano, tuttavia, le prime disavventure: i tour operator sono allarmati e raccontano che è impossibile acquistare i biglietti on line, l'unico strumento valido per prenotare e pagare la visita. Oggi, oltre al parco archeologico di Pompei, apriranno anche gli Scavi di Ercolano e il museo archeologico di Stabia «Libero D'Orsi» presso la Reggia di Quisisana.
I primi quattro turisti americani che oggi verranno a Pompei si trovano già in Campania per motivi di lavoro.
La ripresa del turismo, che a Pompei conta più di 4 milioni di visitatori l'anno stando al trend registrato nel 2019, sarà lenta ma è comunque l'inizio. Gli alberghi sono vuoti e non risultano prenotazioni per i prossimi mesi. I taxi sono parcheggiati nei garage «perché con i confini delle Regioni chiusi e i voli internazionali fermi per noi non c'è lavoro», evidenzia Franco Matrone, presidente dell'associazione tassisti che chiede, a nome della categoria, un incontro urgente con il presidente della Regione Vincenzo De Luca. «Il governatore - dice ancora Matrone - non conosce la nostra difficoltà visto che nei decreti Ristoro la categoria che rappresento non è contemplata».
Le guide turistiche, intanto, annunciano lo stato di agitazione. In particolare la Salpi-Federazione nazionale lavoratori turismo e terziario, rappresentata dal segretario e dal coordinatore regionale Francesco Paolo Giorgio e Pietro Melziade, scrive al premier Giuseppe Conte per mettere sul tavolo una serie di richieste: cassa integrazione a tutte le guide turistiche e agli accompagnatori che ne hanno diritto; adeguamento in base al fatturato del 2019 delle indennità a favore delle guide turistiche, degli accompagnatori turistici e degli altri professionisti del comparto; un sistema di misure a sostegno del reddito; riforma del sistema attraverso una legge statale di riordino delle professioni turistiche, in particolar modo della professione di guida turistica; controlli e sanzioni a chi esercita abusivamente la professione di guida turistica e di accompagnatore turistico.
In questa fase di graduale riapertura, accessi e uscite all'area archeologica di Pompei saranno possibili solo dal varco di piazza Anfiteatro. La visita si svilupperà lungo un percorso segnalato all'interno del sito e sulla app di supporto «My Pompeii» allo scopo di assicurare una visita in sicurezza e nel pieno rispetto delle disposizioni sanitarie anti Covid. Sarà possibile passeggiare all'interno dell'Anfiteatro, accedere alla Palestra grande e alla mostra «Venustas. Grazia e Bellezza a Pompei». Si potranno visitare i Praedia di Giulia Felice e spostarsi su via dell'Abbondanza con accesso alle principali domus, ma anche attraversare la necropoli di Porta Nocera, l'Orto dei fuggiaschi, arrivare al quartiere dei teatri e al Foro triangolare. Da via dell'Abbondanza, inoltre, si potrà raggiungere il Foro con tutti i suoi edifici pubblici e religiosi, visitare lo spazio esterno delle Terme Stabiane o risalire via Stabiana fino a via del Vesuvio dove ammirare la casa di Leda e il cigno.
Nel Parco Archeologico di Ercolano, invece, i turisti potranno visitare il padiglione della barca, l'Antiquarium, con le meraviglie della mostra permanente dedicata ai preziosi di Ercolano, e l'intera area archeologica attraverso un percorso circolare in piena sicurezza. Insomma, il viaggio nella storia può riprendere. La ripartenza non sarà facile, le incognite sono tante e la crisi che ha colpito l'indotto è gravissima, ma poter nuovamente passeggiare tra le antiche rovine è già un successo. E il fascino di Pompei, come sempre, è irresistibile.