Portici, la facoltà di Agraria compie 150 anni: «Un orgoglio italiano unico nel mondo»

Il polo di eccellenza istituito nel 1935

Portici, la facoltà di Agraria compie 150 anni: «Un orgoglio italiano unico nel mondo»
di Alessio Liberini
Lunedì 9 Gennaio 2023, 20:22 - Ultimo agg. 20:48
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Era il 9 gennaio del 1873 quando negli spazi della Reggia di Portici veniva inaugurata - dall’allora ministro dell'Agricoltura Stefano Castagnola - la Scuola Superiore di Agricoltura. Creata alle pendici del Vesuvio agli albori dell’unità nazionale aprì i suoi battenti già alla fine del 1872. Oggi, un secolo e mezzo dopo, quegli stessi luoghi continuano a delinearsi come un polo di eccellenza nazionale ed internazionale nel campo della ricerca scientifica rappresentato dal dipartimento di Agraria dell’Università Federico II di Napoli, istituito nel 1935.

Così stamane, in occasione del 150esimo anniversario, è stato lo stesso ateneo federiciano a promuovere una vera e propria giornata di festa per ricordare il felice evento. Alle celebrazioni, svolte tra la reggia vesuviana e il Galoppatoio Reale di Palazzo Mascabruno, hanno presenziato, tra i vari, anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il sindaco della città metropolitana di Napoli, Gaetano Manfredi, i primi cittadini di Portici ed Ercolano, Vincenzo Cuomo e Ciro Buonajuto, il sindaco di Quarto e delegato della città metropolitana al patrimonio, Antonio Sabino, la delegata del ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Marta Schifone, il direttore del dipartimento di agraria, Danilo Ercolini e il rettore dell'Università Federico II, Matteo Lorito.

«Questa scuola rappresenta un orgoglio italiano – ha spiegato il rettore Lorito ricordando che – nel mondo non esiste un dipartimento di Agraria come questo: siamo in una delle più grandi università d’Europa e dopo 150 anni guardiamo ancora avanti verso il futuro».

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Continuando, difatti, a «lavorare per il territorio adattandoci alle nuove esigenze della ricerca» in un luogo «nato per la formazione di tecnici specializzati nell’agricoltura che oggi si è trasformato in un posto che eroga 10 corsi di laurea» osserva il direttore di dipartimento, Danilo Ercolini, che è anche il responsabile scientifico di Agritech.

Un vasto progetto nazionale, basato per lo sviluppo sostenibile delle produzioni agroalimentari, di cui l’Università Federico II è l’ente promotore.

Questo primo secolo e mezzo di storia rappresenta difatti la testimonianza del «valore scientifico di questa istituzione culturale» evidenzia il governatore campano, Vincenzo De Luca, a margine delle celebrazioni. «La ricerca in agricoltura e la stessa facoltà di Agraria – rammenta De Luca - hanno conosciuto tempi difficili, a partire dagli anni Settanta, quando sembrava che le tematiche legate all'agricoltura e all'agroindustria fossero tematiche marginali. Poi le vicende degli ultimi mesi e anni hanno ridato centralità alle tematiche dell'autonomia alimentare nei singoli paesi. Abbiamo visto la vicenda del grano con la guerra in Ucraina. L'Italia ha quasi smantellato i suoi centri di ricerca nel corso di questi decenni, dobbiamo riprendere un ruolo e il dipartimento di Agraria può svolgere un ruolo importantissimo». Nello specifico, precisa l’ex sindaco di Salerno, «avremo da utilizzare oltre 300 milioni di euro del Pnrr per il progetto Agritech».

Per il sindaco della città metropolitana, nonché ex rettore dell’Ateneo partenopeo, Gaetano Manfredi, il dipartimento di Agraria «rappresenta una presenza storica nella Federico II, una delle realtà più importanti dal punto di vista scientifico in un settore strategico. È una delle scuole di agraria più antiche d'Italia, un dipartimento molto competitivo che rientra, a livello nazionale, tra quelli di eccellenza, coinvolto nel progetto del polo nazionale sull'agricoltura tecnologica. Una risorsa fondamentale per il futuro della regione e del Paese».

In seguito ai tanti interventi istituzionali la celebrazione è poi proseguita anche all’interno della reggia porticese dove nella Sala Cinese è andata in scena l’esibizione della fanfara del X Reggimento Carabinieri Campania. A margine della stessa è stata la volta del taglio del nastro che ha ufficialmente aperto alla cittadinanza - dopo i lavori di restauro durati circa due anni - tre saloni della residenza reale attigui alla biblioteca della facoltà di Agraria che, già dalla prossima primavera, ospiteranno collezioni entomologiche ad oggi mai esposte in pubblico.

Il restyling delle sale, impreziosite da diversi bassorilievi raffiguranti scene di caccia e di natura, è stato realizzato grazie ai fondi – circa un milione di euro – messi a disposizione dalla Città Metropolitana e dall’Università Federico II con beneplacito della Soprintendenza che ha seguito i lavori. Nel corso della cerimonia non sono mancati anche tanti eventi laterali alle celebrazioni per i 150 anni della facoltà di Agraria a Portici. Per l’occasione Poste Italiane ha disposto un servizio di annullo filatelico speciale raffigurante la reggia vesuviana mentre gli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Napoli hanno curato la mostra «Le forme, tra terra ed evoluzione».

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