«Questo anche per sottolineare la comune formazione dovuta alla Ratio Studiorum» aggiunge Dino Falconio, presidente dell'Antiqui Societatis Jesu Alumni. E dunque, ovviamente, pure i premiati di ieri vengono da tale formazione. La cerimonia, aperta dal saluto del Rettore Tina Moccia, è stata guidata (e animata) da Maurizio De Giovanni (ex allievo e già premiato anche lui) e dallo stesso Falconio. Per la Giustizia, è stato premiato Guido Raimondi, «per aver servito con rigore, laboriosità, discrezione, il nostro Paese e l'Europa»; Raimondi, tra le altre cose, è dal 2010 alla Corte Europea dei diritti dell'uomo prima come giudice, poi come vicepresidente, e dal 2015 come presidente.
Il riconoscimento per l'Università e la ricerca scientifica è andato a Gianmaria Palmieri «per l'impegno profuso e gli eccellenti risultati conseguiti in ambito accademico, distinguendosi sia per la qualità dei suoi lavori scientifici che per l'appassionata dedizione, da docente, alla formazione universitaria e post-universitaria». Infine, lo Sport: reduce dal record dello scorso anno (per la precisione, ha raggiunto i 120 metri), Mariafelicia Carraturo è la donna italiana scesa più in profondità. A questi, si è aggiunto un ulteriore riconoscimento, quello per il Giornalismo alla memoria di Fabrizio Forquet, già vicedirettore del Sole 24 Ore, e scomparso prematuramente nell'aprile di quest'anno , consegnato alla famiglia in un momento molto sentito da tutti i presenti. Alla serata, anche il Procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, Maurizio Barracco, Annamaria Colao, Annalaura Di Luggo alcuni dei premiati delle ultime edizioni.