Ambiente e diritti civili, il Premio Ischia a Grigory Pasko

Ambiente e diritti civili, il Premio Ischia a Grigory Pasko
di Massimo Zivelli
Domenica 30 Giugno 2019, 09:00
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Diritti umani, impegno civile, difesa dell'ambiente. Si è conclusa ieri sera in piazza a Lacco Ameno e con la celebrazione di questi temi fondamentali per il futuro del pianeta, l'edizione 2019 del Premio Ischia Internazionale di Giornalismo. Quaranta anni di attività, scanditi dall'alternarsi di centinaia di nomi fra i più prestigiosi del giornalismo mondiale, per un evento che gli organizzatori Benedetto ed Aurelio Valentino ancora una volta hanno dedicato con orgoglio alla memoria del papà Giuseppe, giornalista ischitano e fondatore di questo che si è imposto come uno fra i più importanti premi dedicato alla comunicazione globale.
 
Una importante anteprima c'era stata già mercoledì scorso a Roma, a Palazzo Giustiniani con il conferimento del premio Penna d'Oro alla giornalista e scrittrice Liliana Segre, senatrice a vita e sempre in prima fila nella battaglia per i diritti umani, che ha ricevuto il prestigioso riconoscimento patrocinato dalla Presidenza della Repubblica, dal Sottosegretario all'editoria, il senatore Vito Crimi. Il riconoscimento è stato assegnato alla Segre - su designazione della Fondazione Premio Ischia - Giuseppe Valentino - dalla giuria presieduta dallo stesso Sottosegretario all'editoria e composta da professor Claudio Marazzini presidente dell'Accademia della Crusca, dalla drammaturga e regista teatrale Emma Dante, dall'Amministratore delegato della Rai Fabrizio Salini e da Giorgia Abeltino, direttrice generale Public Policy Google Cultural Institute.

Ancora in tema di diritti umani e civili, il Premio Internazionale è stato consegnato a Grigory Pasko, giornalista ed ex ufficiale della Marina russa, noto prigioniero di coscienza e fondatore di «Ecology and Law», rivista per i diritti ambientali e per i diritti dei cittadini. Nel 1993 Pasko rivelò al mondo le vicende relative allo scarico di scorie nucleari da parte della Marina russa nel Mar del Giappone. Quattro anni dopo, Pasko venne arrestato dagli agenti del servizio di sicurezza federale russo con l'accusa di spionaggio e quindi condannato a quattro anni di reclusione per tradimento, nonostante le tante proteste che all'epoca vennero sollevate delle organizzazioni umanitarie mondiali. E proprio in occasione di questo quarantennale del Premio, la Fondazione ha annunciato anche la costituzione dell'Osservatorio internazionale del giornalismo per i diritti umani, che sarà presieduto dal prossimo anno dal giornalista olandese Maarten van Aalderen, e da Diego Marangi, direttore responsabile della redazione italiana di Euronews.

Nel corso della serata che ha visto il ritorno alla conduzione di Franco Di Mare, coadiuvato da Oliva Tassera e che si è conclusa con il concerto di Peppino Di Capri e Francesca Schiavo sono stati consegnati anche tutti gli altri riconoscimenti assegnati. Il Premio Ischia Giornalista dell'Anno è andato a Carlo Verdelli, direttore di «Repubblica». Per l'economia a Fabio Tamburini, direttore del «Sole 24 ore». Per l'impegno sociale a Radio Radicale. E quindi a seguire: il Premio Ischia giornalista e scrittore, è andato a Francesca Mannocchi; quello dedicato al racconto sportivo a Federico Buffa. Premi speciali sono poi stati assegnati a Francesco Piccinini direttore di Fanpage, a Italo Cucci alla carriera; per l'informazione regionale a Antonello Perillo, responsabile TGR Campania. Il riconoscimento speciale per la Comunicazione Istituzionale a Luca Torchia, responsabile RES e sostenibilità, mentre il Premio Terna Comunicazione Sostenibile a Elisabetta Soglio per l'impegno profuso sui temi del terzo settore, volontariato, sviluppo sostenibile, economia circolare e ambiente, trattati settimanalmente nell'inserto «Buone Notizie» del «Corriere della Sera». Riconoscimenti sono andati anche a giovani studenti delle scuole di giornalismo: hanno infatti ricevuto il premio Giornalismo Ambientale d'Impatto Maria Beretti e Serena Cauzzi, Maria Francesca Moro e Alessandro Mariani, Alberto De Pasquale, Simone Fontana e Rita Parrella.
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