Dal Premio Penisola Sorrentina un omaggio alle vittime di Genova

Dal Premio Penisola Sorrentina un omaggio alle vittime di Genova
di Ciriaco M. Viggiano
Venerdì 26 Ottobre 2018, 12:56
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PIANO DI SORRENTO - Il Premio Penisola Sorrentina - Arturo Esposito ricorda le vittime del crollo del ponte Morandi: un momento di grande commozione, quello in programma domani alle 19.30 nel teatro delle Rose di Piano di Sorrento, sede della tradizionale serata di gala durante la quale saranno consegnati i riconoscimenti alle star di cinema, teatro, musica, letteratura e gastronomia. Non mancherà, tuttavia, un pensiero commosso soprattutto per Giovanni Battiloro, Matteo Bertonati, Gerrado Esposito e Antonio Stanzione, i quattro ragazzi originari di Torre del Greco e morti a Genova in quel tragico 14 agosto.

A rappresentare la città di Genova sarà Davide Viziano, patron di Palazzo Meridiana, storico e rinomato Palazzo cinquecentesco. Viziano, a capo dell’omonimo gruppo che opera nel campo dell’edilizia da più di 60 anni, è stato recentemente nominato ambasciatore di Genova nel mondo dal sindaco e commissario straordinario per la ricostruzione Marco Bucci. Ad accoglierlo ufficialmente a Piano di Sorrento ci saranno il primo cittadino Vincenzo Iaccarino insieme con l’assessore alla Cultura Carmela Cilento. Nel parterre istituzionale siederà anche il sindaco di Torre del Greco, Giovanni Palomba.

«Non si tratta di una commemorazione – annuncia Mario Esposito, direttore artistico del Premio – quanto piuttosto di un doveroso omaggio del cuore alle vittime di quel tragico incidente e a due città ferite, come Genova e Torre del Greco, da sempre vicine alla nostra manifestazione». Il Premio, infatti, da anni porta avanti un gemellaggio culturale con la Liguria: lo scorso anno la manifestazione sorrentina ha visto presente anche il governatore ligure Giovanni Toti. Quest’anno l’omaggio sarà speciale, inedito ed accorato. «Non potevamo trascurare una pagina così attuale anche se tristissima e drammatica. Il Premio è un grande spettacolo culturale ma vuole essere anche una finestra, un’antenna sensibile sulla società, sulla cronaca e sugli eventi belli e brutti che segnano il Paese», conclude Mario Esposito.
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