Teatro San Carlo di Napoli, progetto Riparte: «Puntiamo sulla formazione dei lavoratori del teatro»

Teatro San Carlo di Napoli, progetto Riparte: «Puntiamo sulla formazione dei lavoratori del teatro»
Mercoledì 28 Settembre 2022, 17:43
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Con il progetto Ri.p.art.E. (Riqualificazione personale artistico e dello spettacolo), al via al Teatro di San Carlo una nuova fase dedicata alla formazione del personale dipendente per l’acquisizione di competenze specialistiche.

Dopo "Nuove competenze - Opportunità per innovare le arti teatrali", parte la seconda fase del percorso formativo dedicato al personale artistico del Massimo napoletano e sostenuto dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali. L’obiettivo del progetto non è solo sviluppare competenze tecniche e specialistiche che favoriscano l’adozione di metodologie di lavoro innovative e avanzate, ma soprattutto accrescere ulteriormente la qualità del capitale umano aziendale attraverso un programma formativo che vede la cooperazione tra mondo del lavoro, della formazione e mondo accademico. Il teatro di San Carlo si avvarrà del coordinamento scientifico e della collaborazione dell’università degli studi di Napoli Federico II.

Al laboratorio formativo di 150 ore parteciperanno esclusivamente i lavoratori appartenenti all’area artistica: artisti del coro, tersicorei, professori d’orchestra e maestri collaboratori.

Il laboratorio fornirà competenze avanzate, teoriche e storiche, intorno ai modi e alle forme dei prodotti teatrali, musicali, cinematografici e audiovisivi. L’idea nasce dalla consapevolezza che la cooperazione di tutte le forze che partecipano al processo produttivo può essere raggiunta rafforzando nell'azienda il senso di comunità. Il Progetto Ri.p.art.E. è realizzato dal teatro di San Carlo in partnership con l’agenzia S.T.A.M.PA. Consulting.

Il percorso formativo prevede i seguenti laboratori tematici: Il “laboratorio della musica e dello spettacolo” che prevede tre principali aree di apprendimento. L'area musicale fornisce competenze teoriche, storiche e analitiche aggiornate relative alle forme dell'espressione musicale colta e popolare, tenendo conto dei dati storici, archivistici, testuali e stilistici. Il “laboratorio dello spettacolo teatrale” fornisce competenze sulla drammaturgia e sulle teorie e le tecniche dello spettacolo, tenendo conto dei dati storici e archivistici, nonché delle competenze di lettura stilistica dei prodotti dello spettacolo. Il “laboratorio della cinematografia e dell'audiovisivo” approfondisce gli aspetti storico-teorici e fornisce gli strumenti analitici per confrontarsi con testi cinematografici, televisivi e multimediali, approfondendo generi e forme dell'audiovisivo e teorie e tecniche dell'analisi del film.

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«Il mondo dello spettacolo dal vivo attraversa un periodo di grandi trasformazioni – dichiara il sovrintendente Stéphane Lissner – per cui reputo fondamentale in questo particolare momento storico, puntare sulla formazione dei lavoratori del teatro e proiettarci con maggiore consapevolezza nel futuro. L’innovazione, le nuove tecnologie e il digitale ci aprono infatti nuovi scenari con cui l’impresa culturale non può fare a meno di dialogare e il capitale umano è elemento imprescindibile per affrontare le nuove sfide che il presente ci impone».

«Già durante la fase più acuta della pandemia – afferma il direttore generale Emmanuela Spedaliere – il ministero del Lavoro ci ha sostenuto con un progetto formativo di alto livello. Con Ri.p.art.E. intendiamo valorizzare ulteriormente le professionalità che compongono il nostro teatro offrendo loro nuove prospettive di rigenerazione artistica e culturale e mettendo il lavoratore dello spettacolo al centro di un costante percorso di arricchimento professionale».

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