Muti torna sul podio del San Carlo
applausi e parterre di vip

Muti torna sul podio del San Carlo applausi e parterre di vip
di Paola Marano
Domenica 25 Novembre 2018, 20:21 - Ultimo agg. 26 Novembre, 10:09
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È il grande ritorno di Muti al San Carlo: accolto con un calorosissimo applauso dal pubblico delle grandi occasioni del Massimo napoletano, pochi minuti dopole 19 il maestro d'orchestra di fama internazionale ha dato il via alle note di «Così fan tutte», l'opera segna il suo ritorno alla direzione di un’opera al Teatro al lirico partenopeo e inaugura la stagione 2018-2019. Muti torna sul podio dell’Orchestra e del Coro del San Carlo dopo un'assenza di ben trentaquattro anni, ovvero dal lontano dicembre 1984 che vide il celebre Maestro nella direzione del Macbeth di Verdi per la regia di Sandro Sequi, le scene e i costumi di Giacomo Manzù. Ad accogliere il maestro anche uno striscione di bentornato che campeggiava sull'ultimo palco centrale firmato dagli allievi del conservatorio di Benevento.  
 


Presenti il presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e i ministri dell'Economia Giovanni Tria e dell'Ambiente Sergio Costa. Nel palco reale anche il sottosegretario alla presidenza dl consiglio Vincenzo Spadafora, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho la sovrintendente Rosanna Purchia.

Questa nuova coproduzione del Teatro di San Carlo con Wiener Staatsoper vede impegnate - per la prima volta insieme - Napoli e Vienna, e riannoda, inoltre, un prezioso filo culturale tra le due città, capitali della musica sin dai tempi di Mozart. Ultima opera in ordine di composizione della Trilogia Mozart-Da Ponte, «Così fan tutte» è un gioco simmetrico che, come ogni buono scherzo, dissimula la propria verità e le proprie regole. Nella migliore architettura del dramma giocoso, la trama e i brillanti colori orchestrali si reggono sull’architrave di uno spirito buffo e satirico pronto a dissacrare ogni sentimento e sensazione suscitata.
 
 

Perfetta cornice delle contraddizioni, la città di Napoli del XVIII secolo, in cui, per una burla, due coppie di giovani amanti si oppongono e scambiano trovandosi, infine, incredibilmente corrisposti. A fimare la regia dell'opera la figlia del maestro, Chiara Muti, seduta in platea ad ammirare lo spettacolo. La protagonista del dramma giocoso di nome Fiordiligi ha la voce del soprano svedese Maria Bengtsson, il personaggio Dorabella è eseguito della mezzo soprano Paola Gardina. Alessio Arduini interpreta Guglielmo, mentre Pavel Kolgatin entra nei panni e nella voce di Ferrando. Despina è invece interpretata da Emmanuelle de Negri, Don Alfonso da Marco Filippo Romano.

 

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