«San Gennaro patrimonio immateriale dell'Unesco», ecco il comitato promotore

«San Gennaro patrimonio immateriale dell'Unesco», ecco il comitato promotore
Sabato 4 Luglio 2020, 17:16 - Ultimo agg. 22:07
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San Gennaro, il suo culto, la fede nutrita nei suoi confronti potrebbero diventare patrimonio immateriale dell'Unesco. Su un progetto, partito da lontano e presentato oggi nella Chiesa cattedrale, il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo metropolita di Napoli, ha impartito la sua benedizione.

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San Gennaro conta, nel mondo, 25 milioni di devoti, il prodigio della liquefazione del sangue si ripete tre volte l'anno, l'appuntamento più importante e atteso, soprattutto dai napoletani, è quello del 19 settembre. L'obiettivo della Chiesa di Napoli è promuovere il culto e la devozione al Santo patrono di Napoli e della Campania, come bene immateriale dell'Unesco. Una meta ambiziosa che potrà essere raggiunta attraverso un iter molto lungo, che vede la costituzione di un Comitato promotore «Culto e devozione di San Gennaro a Napoli e nel mondo».
 


«Se ne era cominciato a parlare in forma un po' fumosa - ha detto Sepe - Poi San Gennaro ci ha sciolto e ha messo in moto la macchina». L'iniziativa è stata è stata promossa dall'Università degli studi di Napoli Federico II, con il Centro interdipartimentale Lupt, in collaborazione con la Fondazione diocesana Fare Chiesa e Città, la Deputazione della Cappella del Tesoro di San Gennaro, il Pio Monte della Misericordia, il Museo Diocesano di Napoli, il ComplessoMonumentale di Donnaregina, il Comitato Diocesano San Gennaro -Guardia di Onore alla Cripta, l'Associazione «I Sedili diNapoli» Onlus, la Fondazione Ferrante Sanseverino,l'Associazione Sebeto ed Icomos International Council onMomuments and Sites.

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