Scampia Storytelling 2022: le periferie protagoniste della nona edizione del Festival della lettura giovanile

«Vogliamo raggiungere quante più persone possibile, in libreria, nei centri giovanili e in qualsiasi altro luogo di aggregazione»

Torna il Festival delle Periferie Scampia Storytelling 2022
Torna il Festival delle Periferie Scampia Storytelling 2022
di Emanuela Di Pinto
Mercoledì 23 Novembre 2022, 12:00 - Ultimo agg. 12:13
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Nonostante sembri il contrario, negli ultimi anni, a trainare il mondo della lettura sono stati proprio i giovani. Secondo le statistiche pubblicate da YouTrend, attraverso i dati Istat del 2020 (gli ultimi raccolti sulla materia), sarebbero il 58,6% i ragazzi tra i 11 e i 14 anni ad aver letto almeno un libro per motivazioni non scolastiche. Nonostante possa sembrare un risultato alto rispetto alla media di altri paesi, in realtà i dati riguardanti la lettura in Italia sono in caduta libera da diversi anni. Insomma, si legge di meno e nessuno sembra voler fare qualcosa per incentivare la diminuzione di questo allarmante trend generazionale. 

In un tentativo di combattere queste scoraggianti tendenze ritorna lo Scampia Storytelling - Festival delle Periferie, iniziativa che, da ben 9 anni, cerca di portare la letteratura per gli adolescenti e per l'infanzia nelle scuole in modo da favorire un nuovo avvicinamento dei giovani al mondo della cultura. Sostenuto dall' Italian Children’s Writers Association, l'evento (che si terrà tra il 24 e il 25 novembre) porterà decine di autori ad invadere le scuole italiane, in particolare nelle periferie, luogo prediletto del Festival. Ad essere coinvolte nell'iniziativa sono ben 186 classi tra le province di Napoli, Genova, Varese, Milano, Padova, Firenze, Roma, Taranto e Palermo. Previsti nel programma anche due collegamenti internazionali che interesseranno una scuola colombiana. Quasi 50 autori, grazie alla loro disponibilità e voglia di raccontare il proprio lavoro e la propria passione per la lettura, interverranno durante il Festival cercando avvicinare le nuove generazioni al mondo della scrittura e della letteratura per l'infanzia e per ragazzi.

Lo Scampia Storytelling - Festival delle Periferie nasce, ovviamente, come evento capace di favorire un riscatto sociale delle zone “dimenticate” delle grandi città. A parlarci della questione è stata la direttrice artistica dell'evento, l'autrice Rosa Tiziana Bruno. «Noi scrittori per ragazzi abbiamo sempre avvertito una esigenza profonda di portare la lettura dove fatica ad arrivare (...) Riteniamo sia fondamentale per lo sviluppo di un'intera società». Il Festival favorisce, non solo il diffondersi di nuove conoscenze, ma anche la possibilità di incontrare in prima persona gli autori. Con il consistente e sempre costante calo di lettori tra i più giovani, un incontro diretto con la mente creativa dietro ogni storia potrebbe favorire un riavvicinamento dei ragazzi. «Diventa una vera possibilità di dialogo.

Non solo un dare e un ricevere ma anche un reciproco scambio di idee, pareri e fantasie». 

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Alle fondamenta del progetto si pone, quindi, l'idea di rendere la lettura un mezzo non solo culturale ma anche di integrazione per quelle realtà spesso dimenticate e messe da parte. Sul tema, la direttrice artistica ci ha tenuto a precisare quanto «Le periferie sono una parte dimenticata del nostro vivere quotidiano, sono accanto a noi e completamente abbandonate. È importante che la lettura, come strumento di cambiamento e di crescita, sia diffusa anche in queste zone. Questo deve avvenire su tutto il territorio sia nazionale che internazionale». L'edizione 2022, ha segnato una piccola rivoluzione dal punto di vista dell'organizzazione del Festival. Per la prima volta, infatti, lo Scampia Storytelling - Festival delle Periferie esce dalle aule scolastiche riversandosi in luoghi in cui questo messaggio fatto di uguaglianza e cultura possa arrivare a tutti. «Quest'anno vogliamo raggiungere quante più persone possibile. In libreria, nei centri giovanili e in qualsiasi altro luogo di aggregazione intendiamo portare la lettura. Con #Fuoriclasse abbiamo cercato di ampliare la nostra presenza anche in questi luoghi», conclude la scrittrice.

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