In posa sul trono durante il party, è bufera sulle notti a Palazzo Reale

In posa sul trono durante il party, è bufera sulle notti a Palazzo Reale
di Paolo Barbuto
Mercoledì 16 Maggio 2018, 07:00 - Ultimo agg. 18 Maggio, 11:28
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L'invito era accattivante: «Avete mai visitato di sera, nel silenzio magico di un museo aperto solo per pochi, le meraviglie dell'Appartamento reale?». Le donne che vedete nelle foto di questa pagina non solo l'hanno visitato quel museo, ma hanno anche voluto «provarlo», un po' come si fa all'Ikea. Solo che invece della poltrona Strandmon si sono accoccolate sull'antico trono del re di Napoli, delicatissimo, preziosissimo.

È la sera del 10 maggio, giovedì scorso. L'invito del quale avete letto era di «Wine&Thecity» per una serata a scopo benefico: prezzo d'ingresso 75 euro da devolvere in beneficenza per il Ronin Club dove si insegnano gratuitamente le arti marziali ai ragazzi dei Quartieri. In quelle sale c'è tanta Napoli che conta, c'è pure il sindaco de Magistris, ci sono anche le quattro protagoniste di questa vicenda che poi diffondono le loro foto sui social. I «tag» sotto le immagini diffuse via Facebook sono riferiti a Carla Ciccarelli, Annabella Flagiello e Alessandra Esposito, su Instagram invece il riferimento è «40's family», famiglia Quaranta.

La polemica è stata lanciata dal consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e dal conduttore radiofonico Gianni Simioli della Radiazza: hanno scovato le foto, hanno chiesto ragione di quello scandalo.
 
Due delle donne sono sedute sul delicatissimo trono fatto realizzare nel 1850 per Ferdinando II di Borbone e poi tramandato al figlio Francesco II, altre due sono appoggiate a quel pezzo d'arte antico e prezioso. Raggiungere quel trono sarebbe vietato: è protetto da un cordone che delimita l'area sulla quale è steso un tappeto del 1700. Gli esperti hanno guardato le calzature delle signore e hanno lanciato l'allarme anche per il prezioso tappeto: quei tacchi l'hanno certamente danneggiato in maniera irreversibile.

Ma chi ha consentito alle donne di arrivare in quel luogo? Secondo le norme, all'interno di un museo, anche durante gli eventi extramuseali, dovrebbe esserci la vigilanza da parte della Soprintendenza. Forse chi doveva sorvegliare era distratto in quel momento. A sentire le voci di corridoio, incontrollate e non verificabili, a fare foto su quel trono non sarebbero state solo le quattro donne che vedete ritratte in queste pagine: dicono (ma lo ripetiamo, non è possibile verificare) che ci fosse la fila per farsi immortalare sul trono quella notte.

In questa assurda vicenda c'è anche un altro dettaglio che andrà verificato: non si tratta di un selfie, le foto sono state scattate da qualcun altro. Chi è l'autore degli scatti? È probabile che verrà aperta un'inchiesta interna per scoprire ogni dettaglio della vicenda. Da parte sua, Donatella Bernabò Silorata, organizzatrice di Wine&Thecity, ha diffuso una nota: «Apprendo con profondo rammarico di quanto accaduto: quattro donne hanno superato i cordoli di sicurezza, evadendo l'attenzione dei custodi, fino a sedersi sul trono reale mettendo a rischio l'inestimabile patrimonio artistico di Palazzo Reale. Questo comportamento non è soltanto deprecabile ma è un reato». Il comunicato prosegue duramente: «Non posso che condannare senza alcuna attenuante il pernicioso comportamento delle signore che getta discredito sull'organizzazione di Wine&Thecity da sempre attenta a valorizzare il nostro patrimonio. Possiamo solo prendere atto dell'insulsaggine delle signore protagoniste dell'irresponsabile comportamento e delle stupide foto che creano solo un danno alla città di Napoli. Al Soprintendente e alla Direzione di Palazzo Reale dunque la scelta, la decisione di denunciare o meno il patetico gesto». L'organizzazione, è precisato nel comunicato, per l'utilizzo dell'Ambulacro e per l'apertura straordinaria del Museo dell'Appartamento Storico ha pagato 8.934 euro, incluso lo straordinario per i custodi addetti alla vigilanza.

Intanto la polemica invade i social. In molti hanno ricordato lo scandalo di inizio 2018 quando venne diffusa la fotografia di un allestitore in bilico su un leone di marmo della Reggia di Caserta mentre sistemava decorazioni floreali per un matrimonio. In pochi hanno invece ricordato un evento del 2009: durante una festa organizzata da un'azienda texana all'interno del museo Archeologico Nazionale, venne spaccato il vetro di protezione della Meridiana, nell'omonima sala. Anche allora un fiume di polemiche accompagnò la notizia.

Stavolta, invece, la vicenda rischiava di rimanere nascosta. Ci hanno pensato le stesse protagoniste a renderla nota. Sul profilo Instagram di una delle protagoniste, sotto l'immagine delle quattro donne sul trono, campeggia una frase «Il tempo mette ognuno al proprio posto. Ogni regina sul suo trono. Ogni pagliaccio nel proprio circo», l'hashtag è «gomorralaserie».
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