Testimoni Shoah, gli studenti della media di Mariglianella incontrano Ugo Foà

Ugo Foà, comunità ebraica di Roma
Ugo Foà, comunità ebraica di Roma
Venerdì 31 Gennaio 2020, 19:12
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Dal 2004 ad oggi aumenta il numero di chi pensa che la Shoah non sia mai avvenuta: erano solo il 2,7% oggi sono il 15,6%. Lo sostiene il Rapporto Italia 2020'dell'Eurispes. Risultano in aumento, sebbene in misura meno eclatante, anche coloro che ridimensionano la portata della Shoah dall'11,1% al 16,1%. Inoltre, secondo l'indagine, riscuote nel campione un "discreto consenso" l'affermazione secondo cui "molti pensano che Mussolini sia stato un grande leader che ha solo commesso qualche sbaglio" (19,8%).

Secondo la maggioranza degli italiani, recenti episodi di antisemitismo sono casi isolati, che non sono indice di un reale problema di antisemitismo nel nostro Paese (61,7%). Al tempo stesso, il 60,6% ritiene che questi episodi siano la conseguenza di un diffuso linguaggio basato su odio e razzismo. Per meno della metà del campione (47,5%) gli atti di antisemitismo avvenuti anche in Italia sono il segnale di una pericolosa recrudescenza del fenomeno. Per il 37,2%, invece, sono bravate messe in atto per provocazione o per scherzo. Al campione dell'Eurispes è stato chiesto quali affermazioni esprimono al meglio l'anima politica della maggioranza degli italiani. Trova un "discreto consenso" l'affermazione secondo cui "molti pensano che Mussolini sia stato un grande leader che ha solo commesso qualche sbaglio" (19,8%). Con percentuali di accordo vicine tra loro seguono "gli italiani non sono fascisti ma amano le personalità forti" (14,3%), "siamo un popolo prevalentemente di destra" (14,1%), "molti italiani sono fascisti" (12,8%) e, infine, "ordine e disciplina sono valori molto amati dagli italiani" (12,7%). Oltre un italiano su quattro (26,2%) non condivide nessuna delle opinioni proposte.

Fin qui il quadro tracciato da numeri e percentuali. Ci sono poi i continui e crescenti segni di antisemitismo che si stanno verificando in Italia.

Per insegnare ai più giovani il valore del dialogo e del rispetto, la scuola media di Mariglianella, a conclusione della settimana dedicata alla Shoah, propone domani (dalle 10) un incontro con Ugo Foà, testimone dei terribili anni delle deportazioni degli ebrei nei cambi di concentramento. Oltre ottantanni dopo l’entrata in vigore delle terribili e criminali leggi razziali, Ugo Foà - che nel 1938 aveva solo 10 anni e viveva a Napoli e  sulla sua pelle ha subito l’ingiustizia, il terrore e la paura - porterà la sua preziosa testimonianza agli studenti. 

All'incontro con Foà, voluto dal dirigente dell'istituto compresivo Roberto Valentini nella scuola media Carducci, parteciperanno mopnsignor Franco Iannone e il sindaco Felice Di Maiolo. Gli alunni presenteranno alcuni loro lavori sul tema della Shoah.
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