Teatro Mercadante, ci siamo! Si punta sul ticket Basso-Andò

Teatro Mercadante, ci siamo! Si punta sul ticket Basso-Andò
di Maria Pirro
Mercoledì 3 Luglio 2019, 07:30 - Ultimo agg. 12:16
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È l'ora delle scelte. Si riunisce questa mattina il consiglio di amministrazione del Mercadante per indicare l'erede di Luca De Fusco. E, salvo colpi di scena, l'accordo sembra raggiunto sul nome, anzi sui nomi. Il ticket Basso-Andò, anche senza modificare lo statuto in modo da velocizzare l'iter e chiudere subito il caso.
 
Una soluzione possibile, valutata con attenzione nelle ultime ore, consiste infatti nel nominare Mimmo Basso direttore del teatro, valorizzando le competenze interne, e di lungo corso, visto che l'attuale direttore amministrativo ha iniziato a lavorare in città 40 anni fa, seguendo la kermesse «Estate a Napoli» voluta dal sindaco-pittore Maurizio Valenzi e peraltro riproposta oggi come modello dall'assessore comunale Nino Daniele. Ma al manager rodato nella parte gestionale si vuole affiancare un consulente artistico, e Roberto Andò è dato per favorito. Il suo curriculum è noto: 60enne, regista teatrale e cinematografico, già assistente di Federico Fellini, Francesco Rosi, Francis Ford Coppola. Un professionista di livello ricercato nei mesi scorsi da più componenti del cda e, sin dalla prima ora, sostenuto dai rappresentanti dell'amministrazione comunale che esprimono tre voti su sette. Sentito dal presidente Filippo Patroni Griffi, oggi chiamato a presentare le varie soluzioni e quindi introdurre il dibattito, Andò avrebbe dato la sua disponibilità nell'ambito di una divisione di ruoli in modo da poter continuare a seguire anche i suoi spettacoli negli altri teatri. Restano comunque due o tre alternative in campo, meno probabili, tra cui il regista Ferzan Özpetek, da poco nominato cittadino onorario di Napoli. E, a questo punto, sembra tramontata anche l'ipotesi di ricorrere a un bando, garantendo la trasparenza dell'operazione, come ha appena fatto il San Carlo per il dopo Purchia, il teatro Regio di Torino e come probabilmente avverrà anche al teatro di Genova. È probabile che a quest'ultimo concorso partecipi De Fusco che nella selezione a Napoli avrebbe avuto buone chance di riconferma, considerata l'esperienza e i risultati riconosciuti dallo stesso cda. Di certo, il regista firmerà anche nel 2020 la rassegna «Pompeii Theatrum Mundi» organizzata negli scavi dallo Stabile. Ma, intorno all'Edipo a Colono, indipendentemente dalla regia e dalla bellezza della location, si scatenano le polemiche, perché la tragedia, rivisitata in chiave contemporanea, sabato scorso è stata accompagnata dalla musica latino-americana. proveniente da un locale a ridosso del sito archeologico. Le canzoni in sottofondo a tratti hanno coperto la voce degli attori. Impossibile concentrarsi sul testo tradotto in napoletano e siciliano da Ruggero Cappuccio: alcuni spettatori sono andati via prima della fine. Tra l'altro, la kermesse ha avuto il patrocinio del Comune di Pompei, con il sindaco Pietro Amitrano che ha preso la parola alla presentazione. Ma, almeno durante la replica del 29 giugno, evidentemente è stato impossibile fermare la serata danzante.
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