Totò, accordo sul museo nascerà al Monte di Pietà

Totò, accordo sul museo nascerà al Monte di Pietà
di Valerio Esca
Sabato 18 Giugno 2022, 10:38 - Ultimo agg. 10:39
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Il Museo di Totò al Monte di Pietà. Prima dell'arrivo del ministro della Cultura Dario Franceschini in città, per il summit Euro-mediterraneo, il progetto di realizzare il museo del Principe della risata all'interno dell'antico edificio situato nel Decumano inferiore era soltanto un'ipotesi. Ma adesso il numero uno del Mic e il sindaco Gaetano Manfredi lanciano lo sprint. I due si sono ritrovati allo stesso tavolo, uno accanto all'altro, per la cena di gala sulla terrazza di Palazzo Reale (con loro i due ministri di Francia e Spagna) e si sono confrontati sui dossier aperti: oltre al museo di Totò e quello da dedicare a Caruso, Palazzo Fuga e Castel dell'Ovo.

Al netto dell'accelerazione sul museo Totò, novità in vista anche sull'Albergo dei Poveri. Per il progetto Pnrr da 100 milioni per il restyling di Palazzo Fuga, il ministero della Funzione pubblica ha avviato la selezione delle candidature di esperti per i Beni culturali. Entro l'estate si saprà quali professionisti lavoreranno alla riqualificazione e rigenerazione urbana della struttura. A luglio è prevista una visita dei due ministri che stanno lavorando alacremente per il rilancio dell'Albergo dei Poveri: con Franceschini ci sarà il ministro del Sud e della Coesione territoriale Mara Carfagna. Chissà che per quell'occasione non si possa dare il via libera ai lavori. Nel Real Albergo dovrebbe inoltre essere trasferita la Biblioteca nazionale: «Il trasferimento della Biblioteca nazionale da Palazzo Reale all'Albergo dei Poveri è un'idea su cui stiamo lavorando» ha ricordato nuovamente ieri Franceschini.

Sembra dunque superata l'ipotesi di veder nascere il museo nel Rione Sanità, a via Santa Maria Antesaecula, nella casa che ha dato i natali a Totò. La figlia dell'artista, Liliana de Curtis, scomparsa due settimane fa ha lottato per due lustri affinché si riuscisse a realizzare un luogo per ricordare l'opera di suo padre. L'idea di Manfredi e Franceschini, ovvero dare più spazio al museo, utilizzando il Monte di Pietà andrà comunque condivisa con gli eredi di Totò. L'ex rettore incontrerà presto la famiglia de Curtis. Il ministro prima di lasciare Napoli ha ribadito: «Sulla città ci sono tanti progetti, dal Monte di Pietà ai musei su Totò e Caruso (che dovrebbe sorgere a Palazzo Reale, ndr). Stiamo facendo passi avanti». Manfredi invece rimarca: «Napoli è finalmente di nuovo capitale europea. Questi due giorni di Conferenza dei ministri della Cultura dell'area Euro-mediterannea hanno rimesso la nostra città al centro di incroci culturali, politici ed economici. Da qui si costruisce il futuro delle giovani generazioni. Ringrazio per questo il ministro Franceschini che ha voluto fortemente che si organizzasse la Conferenza qui a Napoli. La collaborazione istituzionale, sui vari fronti che riguardano le nostre bellezze monumentali insieme alle potenzialità ancora da sfruttare in tema di cultura, prosegue ed avrà avanzamenti a breve. C'è piena sinergia». I due si sono dati appuntamento a Capodimonte il prossimo martedì 21 giugno, in occasione dell'inaugurazione di una mostra.

Sembra oramai segnata la strada dello spostamento della Biblioteca nazionale nell'Albergo dei Poveri. «È un'ipotesi su cui stiamo ragionando - ha ricordato ancora Franceschini - L'idea è di fare una grande biblioteca che conservi i fondi antichi e che contemporaneamente sia una biblioteca aperta, moderna con sale di lettura, giovani, multimedialità e che consentirebbe anche di far diventare Palazzo reale tutto un museo. Un'ipotesi - conclude - della quale si può discutere senza aggressioni». Infine su Castel dell'Ovo è in corso un fitto lavoro degli uffici per arrivare al nuovo accordo tra Comune, Demanio e Mic per poter finalmente partire con i lavori di ristrutturazione più corposi che richiederanno diversi mesi. Il progetto di restyling è già finanziato per 8 milioni di euro.
 

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